lunedì 22 dicembre 2008

Avanti tutta.


Il Barça continua il suo cammino solitario in vetta alla classifica. Ieri sera è toccato al Villarreal perdere la sua partita contro i blaugrana. I giocatori del sottomarino giallo possono solo recriminare loro stessi per non aver agguantato almeno un pareggio nei minuti finali, hanno giocato bene, si sono dimostrati pericolosi in attacco, hanno avuto diverse palle gol, ma quando non è serata non c’è niente da fare, la palla non entra, ieri non era la serata del Villarreal.
Era invece l’ennesima giornata favorevole del Barça. Che ci ha messo grinta e perseveranza per ribaltare il risultato, anche se ha sofferto, non è riuscito a segnare neanche un gol nel primo tempo, anzi è andato sotto di uno e i suoi due attaccanti migliori, Eto’o e Messi, non sono mai riusciti a imporre le loro giocate. Ci ha pensato Keita a pareggiare i conti e Henry a regalarci la vittoria.

Buona Natale blaugrana a tutti.

venerdì 19 dicembre 2008

Barça-Lione.


Il Barça si è beccato una squadra accessibile, ma più che altro è il resto degli accoppiamenti che sono favorevoli al cammino futuro dei blaugrana in Champions. Tutte le squadre big si scontrano tra di loro, per cui, nel turno successivo non vedremo una tra Chelsea e Juve, una tra Inter e Manchester ma soprattutto una tra Liverpool e Real.
Non c’è male.

domenica 14 dicembre 2008

Che soddisfazione!


Ho atteso il grande classico presa da sentimenti altalenanti, da un parte il mio lato ottimista puntava a vincere con una goleada mentre dall’altra, il mio lato più realista mi diceva di stare con i piedi per terra pensando alla possibile riscossa del Madrid.

Niente di tutto ciò si è avverato, non c’è stata goleada e i ‘blancos’ non hanno rialzato la testa ma, questo si, hanno resistito con orgoglio per 82 minuti, poi finalmente sono crollati grazie a un calcio d’angolo di Xavi-testa di Puyol-coscia di Eto’o, la palla che entra in porta per pochi centimetri… che soddisfazione.

Il Madrid è sceso in campo per non prendere gol, come si dice in Spagna ha messo l’autobus, ha continuato a far falletti e fallacci su Messi ogni volta che prendeva palla e ha perso un sacco di tempo. Per quasi tutta la partita questa tecnica ha funzionato, il Barça non aveva spazio per tirare, le linee centrali erano chiusissime, gli attaccanti bluagrana erano costantemente accerchiati dai difensori bianchi e le conclusioni a rete sono state poche. Ovviamente il Madrid ha cercato di sfruttare il contropiede ma non è riuscito a far male. L’azione più nitida l’ha avuta tra i piedi Drenthe che solo davanti al portiere si fa parare il tiro, Valdes salva il risultato anche in una seconda occasione e mantiene così la sua porta a zero e consolida il suo primo posto come ‘zamora’.

Barça che ha sofferto, è entrato in crisi attorno al ventesimo minuto del primo tempo perché ancora non era riuscito a segnare e non è più abituato, ha lottato questo Barça con poche idee, ma ha lottato e non ha perso la testa quando Eto’o si è fatto parare il rigore da Casillas (Samuel ci vuole sangue freddo!!)

Quando la partita sembrava destinata a chiudersi con uno zero a zero e il pubblico del Camp Nou si stava eclissando sempre più è arrivata la provvidenziale coscia di Eto’o che si è fatto perdonare l’errore dal dischetto. Chiude Messi con un bel pallonetto che Casillas non raggiunge, ci prova Cannavaro ma si schianta sul palo mentre la palla rotola in rete. Finisce così, stadio in delirio, tutti i giocatori che si abbracciano, i giocatori del Madrid che se vanno via mesti.

Finisce così, senza la (attesa e sperata) goleada ma con la soddisfazione di aver vinto sbagliando un rigore, di averli tramortiti con un calcio d’angolo e lasciati a meno dodici. Che soddisfazione.

mercoledì 10 dicembre 2008

Una tribuna spettacolare.



In tanti, tantissimi, si sono dimenticati di andare allo stadio così Guardiola ha deciso di riempire almeno la tribuna con l’intera squadra (nella foto si possono vedere Milito, Messi, Puyol, Alves, Xavi, Márquez, Eto’o, Iniesta, Valdés e Touré) e di far giocare le riserve delle riserve.

Strano clima in uno stadio quasi vuoto, stranissima formazione, atmosfera non ideale, giocatori al loro debutto o quasi, cosa pretendevamo di fare? Sconfitta cercata e meritata.
Ai fini della qualificazione non cambia niente però non abbiamo fatto una gran figura.
Ora non ci resta che aspettare il sorteggio per il prossimo turno, con Inter e Chelsea classificate come seconde.

domenica 7 dicembre 2008

Non ci posso credere.


Incredibile. Ennesima esibizione. Henry segna una tripletta (!) e anche il Valencia cade nella rete del Barça. Non so più cosa scrivere di questo Barça, ormai va avanti con una tranquillità disarmante, indifferente agli avversari, deboli o forti che siano non c’è differenza.
Il Barça annienta il malcapitato di turno, vince e segna gol a raffica. E quello che più mi impressiona è che questo Barça cresce ogni giorno di più.

Ieri, serata in cui mancava Eto’o e Messi non ha brillato non ha avuto problemi a vincere con l’ennesima goleada, questa volta i meriti vanno a Henry, caspita, io che faccio i complimenti al francese, roba dell’altro mondo. Però, ho pensato, dopo una serata così brillante di Henry non è che riusciamo a piazzarlo degnamente nel mercato invernale?
A proposito di acquisti, ma quanto è fondamentale Alves sulla fascia destra? Avevo i miei dubbi sulla cifra spesa, ora mi rimangio ciò che aveva detto, teniamocelo stretto, l'intesa che ha con Messi è una meraviglia!

Ieri mi ha impressionato la pochezza di gioco e di idee che ha dimostrato il Valencia, non è quasi mai entrato in partita, la difesa ha commesso un sacco di errori, come quello di lasciare liberissimo Henry nell’azione del primo gol. Il tanto pubblicizzato attacco del Valencia era costruito dal solo Villa, in quasi tutti le azioni in avanti ha giocato completamente da solo.
Meriti del Barça o demeriti del Valencia?

Sicuramente da segnalare nella virtù dei blaugrana la giocata che ha portato al secondo gol, 5 passaggi, tutti di prima, Hleb serve un magnifico assist a Henry che la butta in rete. Una velocità impressionante (20, 30 secondi?) per raggiungere la porta dalla parte opposta del campo. Un’esecuzione spettacolare.
Non ho nient’altro da aggiungere.

lunedì 1 dicembre 2008

Weekend blaugrana.


Bello. Mi sono fatta un weekend lungo, arrivo a casa ieri sera, mi guardo la partita del Barça registrata, 3-0, merito del golazo di Eto’o e della doppietta di Messi.
Il primo vero ostacolo superato egregiamente, con un secondo tempo giocato veramente bene, più macchinoso invece il primo, anche se al ventesimo eravamo già passati in vantaggio.

Ciliegina sulla torta il Madrid ha perso in casa del Getafe, decisamente un finale perfetto per un bel weekend.

giovedì 27 novembre 2008

Serata fortunata.


Quello che conta è la vittoria, se poi la vittoria arriva con tre gol di scarto va ancora meglio e come ha detto Guardiola "es una buena noticia acabar como primeros de grupo”.
Ma, a dispetto del risultato ottenuto e della goleada fatta il Barça, in realtà non è stato strepitoso e fantastico. Ha giocato bene, a tratti ha surclassato gli avversari ma, soprattutto ha avuto una gran fortuna mentre allo Sporting non gli è andato bene niente.

E’ pazzesco che su 7 gol, uno solo è arrivato da una vera giocata ed è stato il primo, quello dove Messi ha seminato vari difensori portoghesi e ha servito un pallone perfetto sul piedone di Henry.
Il secondo gol blaugrana è nato da un calcio d’angolo, la palla è carambolata prima sulla schiena di Gudjohnsen, poi sul piede di Piqué e da lì è andata a sbattare su un giocatore dello Sporting e placidamente è finita in rete.
Il terzo gol l'ho visto solo grazie al replay, l’arbitro fischia una punizione al limite, Alves la tira subito, serve Messi che la butta dentro, lasciando di sasso lo Sporting e tutti i tifosi, insomma una giocata di furbizia, da non inserire nel manuale della sportività.

Dopo arrivano i due gol, in due minuti, dello Sporting, il primo su un bellissimo calcio di punizione (che non c’era e Márquez si è pure preso un giallo inesistente) dove forse Valdes ha un po’ di colpe.
Il secondo gol è frutto di un errore a catena prima di Márquez poi di Cáceres. E qui è stato l’unico momento in cui ho perso il buon umore, con tre gol a favore non si può concedere tutto quel vantaggio che abbiamo concesso allo Sporting, in più Messi era appena stato sostituito…
Per fortuna è bastato un solo minuto per risistemare le cose, Caneira segna un autogoal con un bellissimo pallonetto per anticipare Pedro, qui si è capito che non era la serata dello Sporting.
L’ultimo gol della serata è stato su calcio di rigore che non c’era, senza replay anch’io lo avrei fischiato perché sembrava chiarissimo il placcaggio del portiere su Bojan, in realtà, vedendolo una seconda volta, il portiere cerca di prendere la palla e si scontra con l'attaccante blaugrana che stava arrivando.
Rigore, portiere espulso e Sporting che finisce la partita in dieci. Quando non è serata non c’è niente da fare.
Alla fine, quasi, quasi, mi è spiaciuto per lo Sporting.

lunedì 24 novembre 2008

Occasione sfumata.

Era un’ottima occasione per restarcene sempre più soli in testa alla classifica.
Era una buona possibilità per il Barça di dimostrare il suo valore di squadra senza due dei suoi giocatori fondamentali.
Purtroppo non c’è stata nessuna dimostrazione.
La squadra di Guardiola è sempre più messidipendente. Senza la capacità dell’argentino di cambiare il ritmo della partita e senza le incursioni di Iniesta il Barça si è trasformato in squadra grigia e opaca: ritmo lento, mancanza di precisione, scarse occasioni da gol.

La difesa senza Marquez è stata scarsina, da un errore di Piquè è nato il gol del Getafe, anche se la colpa del gol è da attribuire in gran parte a Valdes. Il tridente d’attacco non ha mai creato pericoli alla porta di Abbondanzieri, neanche i cambi hanno modificato la situazione. Chi ha avuto l’occasione di mettersi in mostra non l’ha fatto, assai deludente Hleb, nervoso e pasticcione Bojan. Se a ciò si aggiunge che Eto’o era in una di quelle serate in cui non riesce a combinare proprio niente è già tanto che siamo riusciti a portare a casa un punticino.

Messi non è stato titolare in quattro partite della Liga e tre di queste non le abbiamo vinte. C’è da preoccuparsi?

lunedì 17 novembre 2008

Vittoria sudata.


Weekend favorevole per i blaugrana, perdono sia il Madrid che il Valencia, il Villareal pareggia e il Barça rimane da solo in testa alla classifica.

Con la sconfitta degli altri pretendenti al titolo pensavo di vedere in campo un Barça carico a mille, invece i giocatori blaugrana hanno cominciato a giocare con un ritmo lento e con poca convinzione, è partito decisamente meglio il Recreativo.

Vittoria sudata, con un rivale che dopo i primi minuti in cui si è fatto vedere in attacco è rimasto perennemente nelle sua area a chiudere tutti gli spazi.
Il Barça ci ha provato in tutti i modi, molto bene da destra, ma anche, a volte, da sinistra, però niente, tutti i tentativi del primo tempo sono andati a vuoto.
L'andazzo del secondo tempo sembrava identico ai primi 45 minuti, il Barça, senza mai brillare, insisteva, creava occasioni e visto che è molto più organizzato rispetto al Recre e ha dei giocatori che possono cambiare il volto della partita è arrivato il bel gol di Messi, sempre il giocatore più decisivo di questa squadra.

Henry a tratti ha giocato come centrale a discapito di Eto’o e il risultato è stato che nessuno dei due ha segnato, Eto’o perché sulla fascia è un pesce fuori dall’acqua e Henry perché, anche nella sua posizione naturale non la butta dentro. Ha avuto un occasione nettissima su passaggio di Messi, era da solo davanti al portiere e invece di caricare il tiro gli è partito un calcio lentissimo. Patetico.

Bene la giocata che ha portato a segnare l’argentino, bene che si è aggiunto anche Keita nella lista dei marcatori del Barça. Benissimo i tre punti che abbiamo ottenuto e ci collocano a 28 punti, più 3 rispetto al Villareal e più 5 rispetto a Madrid, Sevilla e Valencia.

domenica 9 novembre 2008

Si sogna ancora.


Samuel Eto’o è stato fantastico, ha segnato la sua prima quadrupletta con la maglia balugrana, con i suoi gol ha polverizzato le illusioni del Valladolid in 45 minuti, 4 gol solo nel primo tempo, roba da non crederci!
Oggi le prime pagine sono tutte dedicate a lui, ma secondo me senza niente togliere a Samuel, chi ha fatto una partita veramente fuori dal comune è stato Messi. Recupera la palla e va, si beffa dei difensori, costruisce le azioni più pericolose, protagonista in quasi tutte le azioni da gol, due assist sublimi per Eto’o, i due si intendono che è una meraviglia, si cercano e si trovano con una semplicità disarmante, bello.
Se sono in forma loro tutto il Barça ne trae vantaggio e va di lusso anche a noi spettatori che ci godiamo lo spettacolo.
Complimenti a tutti e due e per favore, smettiamola di dire che Messi è un ‘chupon’.

Mi è piaciuto molto il Barça di ieri sera tranne per qualche piccolo particolare.
Tutte le azioni da gol sono nate grazie ad Alves o Messi, padroni della fascia destra, senza Iniesta la fascia sinistra è inesistente, Puyol non gioca nel suo ruolo e si vede, stesso discorso vale anche per Henry, la maggior parte dei palloni che finiscono tra i suoi piedi sono palloni persi, il gol che ha segnato ieri non salva di certo il suo scarso rendimento.
Inoltre non mi è piaciuto il diverbio tra il francese e Messi, non ho capito che cosa si siano detti ma sicuramente aveva ragione l’argentino che gli aveva servito un assist favoloso e Henry non l’ha sfruttato, però, come al solito si è lamentato.

Continua a non piacermi Piqué e sono stufa di vedere Guardiola che per tutti i 90 minuti se ne sta in panchina con una faccia da panico, rilassati Pep, esulta con un po’ più di entusiasmo che male non ti fa.

mercoledì 5 novembre 2008

Con i piedi per terra.


Mi sono abituata troppo bene, dopo i cinque gol rifilati fuori casa al Basilea al Camp Nou mi sarei aspettata una valanga di gol, un Barça carico a mille pronto a mettere in mostra tutto il suo repertorio di giocate spettacolari. Chiedevo forse troppo? No, era un desiderio facilmente realizzabile.

Invece non solo non c’è stata la goleada, ma ne abbiamo combinata una peggio dell’altra: abbiamo giocato una partita noiosa, letale e inguardabile, siamo riusciti a pareggiare in casa con una squadra scarsina, abbiamo buttato via la possibilità di qualificarci facilmente al primo posto, il Camp Nou era mezzo vuoto e per finire male, ma molto male la serata Iniesta si è infortunato, sei settimane di stop. Già mi manca la sua presenza.

Quando ho visto l’undici titolare ho cominciato ad avere qualche piccolo dubbio sul risultato della serata, insomma va bene dare la possibilità a tutti di giocare però mi è sembrata da subito una formazione con troppe novità. Dopo i primi minuti di gioco i miei dubbi si sono trasformati in certezze: la mentalità di lottare sempre, non badando all’avversario ieri è andata a farsi benedire, non erano concentrati e la qualità del gioco è stata ben al di sotto dei livelli a cui eravamo abituati: circolazione del pallone lentissima, pressing zero, scarsa profondità.
In 60 minuti non è successo niente, a quel punto Pep decide di mettere in campo i giocatori che possono darci una scossa, entrano Xavi e Messi e dopo 4 minuti di gioco l’argentino la butta dentro, cambia forse in meglio la partita? Ma va peggiora, i ragazzi si rilassano ancora di più, arriva il pareggio del Basilea e non succede più nulla fino al fischio finale.

Prima o poi doveva capitare, qualcuno avrebbe fermato la nostra serie di vittorie, sono d’accordo ma è il modo con cui abbiamo buttato via questa partita che proprio non mi va giù, la vittoria bisogna guadagnarsela e ieri non abbiamo fatto proprio un bel niente per meritarcela.
Che serva come lezione.

PS: La disciplina ferrea che impone Guardiola e le multe che impone ai giocatori ritardari anche per un solo minuto o che non rispondono alle chiamate notturne mi fa venire i brividi, a prescindere dai risultati ottenuti.

lunedì 3 novembre 2008

Evitiamo i paragoni.


Da quando Guardiola ha cominciato ad inanellare una vittoria dopo l’altra sono partiti i paragoni tra quest’ultimo Barça e quello di Rijkaard. Con elogi sperticati per Pep e critiche feroci nei confronti di Frank.
Non lo trovo giusto anzi trovo molto fastidiosi questi continui paragoni. Perché sminuire il lavoro che ha fatto Rijkaard in 5 anni non è per niente dignitoso, sono d’accordo che gli ultimi due anni non sono andati bene, ma perché ricordarsi solo dei tempi meno fortunati e non dei primi tre anni? Quando è arrivato Rijkaard il Barça non era messo benissimo, poi in tre anni abbiamo vinto per due volte di seguito la Liga e una Champions, cavolo con Frank abbiamo vinto una delle due Champions che il Barça ha in bacheca, abbiamo veramente la memoria così corta?

Mi sono chiesta se sono rimasta solo io (e Sito nel suo post di ieri) a difendere l’operato di Rijkaard ma per fortuna oggi mi sono imbattuta nell’articolo di Cruyff sul Periodico e ho tirato un sospiro di sollievo. Per una volta sono completamente d’accordo con ciò che scrive l’olandese.
Sottoscrivo tutto quello che dice, mi ha tolto le parole di bocca, vi invito a leggere il suo articolo così evito di scrivere le stesse cose.

Finiamola di lamentarci sempre, riconosciamo i meriti di Guardiola, lasciamolo lavorare in tutta tranquillità e evitiamo di scomodare Frank ogni volta che questo Barça fa un progresso.

domenica 2 novembre 2008

Anche sotto la pioggia.


Ieri sera a causa delle condizioni improponibili del campo della Rosaleda si è vista una strana partita del Barça, fatta di passaggi lunghi a scavalcare il centrocampo senza stare tanto lì a far girare il pallone con tanti tocchi e passaggi rapidi.
Ieri ho visto il Barça che si è adattato velocemente a giocare in un allegro campetto dell’oratorio paludoso, dove la palla poteva fermarsi come prendere strane accelerazioni o deviare casualmente, insomma era come giocare con il supertele che non andava mai dove volevi.

I blaugrana non hanno potuto mantenere il loro classico stile di gioco ma non la voglia di fare gol, apre la serata Xavi con una deliziosa punizione, raddoppia Messi in un momento in cui era riuscito ad addomesticare la palla, si ripete Xavi e chiude i conti Alves sempre su punizione.
Nel mentre incassiamo un gol in una giocata piuttosto casuale e aiutata da uno svarione di Piqué, a me questo giocatore piace poco, in tutte le partite fa sempre un erroraccio clamoroso, come non mi piace Puyol quando gioca come laterale sinistro, non è proprio il suo ruolo, anche se sputa l’anima come al solito. Mi sono invece piaciuti gli autori dei gol e Touré per come si è adattato allo stile della partita.

La vittoria di oggi, anche se non spettacolare vale molto, soprattutto a livello psicologico, perché i blaugrana hanno dimostrato di avere fame di vittorie, sono scesi in campo con mentalità vincente, non hanno mai abbassato la guardia e hanno ottenuto quello che volevano per i meriti di tutta la squadra più che per le giocate dei singoli, hanno corso,lottato e lavorato tutti assieme. Guardiola deve aver lavorato molto su questo aspetto e ciò mi rallegra.

Notizie sparse: se fossi stata al posto di Pep dopo il primo tempo avrei tolto Messi perchè avevo troppo paura che si facesse male, dopo tutti gli infortuni che ha avuto sono molto protettiva nei confronti dell'argentino!

Non avrei mai sostituito Iniesta con Henry...ieri ho visto per la prima volta Andrés incavolato per una sostituzione, non credevo che anche lui potesse arrabbiarsi!!
Ma Marquez ha toccato qualche pallone ieri sera??

Il Barça vince la decima partita consecutiva e si posiziona al primo posto in attesa di ciò che succederà stasera e grazie alla sconfitta del Valencia.

domenica 26 ottobre 2008

Una questione di numeri.


9° vittoria consecutiva tra campionato e Champions.
10 gol in 2 partite, 0 subiti.
Tripletta di Eto’o, il primo gol arriva al quarto minuto, al 22mo ne avevamo già segnati 4.
Il quinto arriva al 36mo su punizione di Alves da 35 metri, è il primo gol del brasiliano con la maglia blaugrana.
19 punti in campionato, 9 in Champions.
Sono numeri che fanno benissimo al mio morale e anche a quello dei giocatori, suppongo.

Guardiola per la prima volta propone una formazione già vista nella prima di campionato e già collaudata l’anno scorso, ma ieri sera è stata tutta un'altra musica.
C’è Messi in campo e la sua sola presenza negli ultimi tempi è garanzia di successo. L’argentino non gioca certamente la sua migliore partita ma è lui che si porta sempre appresso tre o quattro difensori dell’Almeria e questo basta perché gli altri attaccanti si diano da fare.
Eto’o non se lo fa dire due volte e alla prima occasione la butta dentro e poi anche alla seconda e alla terza, dove si inventa un bel colpo di tacco per insaccarla. Anche Henry si aggiunge alla lista dei marcatori e se segna lui vuol proprio dire che è il nostro momento. Chiude definitivamente la gara la punizione bomba di Alves.
Ieri hanno giocato tutti benissimo ma Iniesta, ragazzi, ha una marcia in più, mi fa impazzire questo giocatore.

Il primo tempo del Barça è puro spettacolo, diverte, gioca strabene e segna tanto, nel secondo si limita ad amministrare la partita, ma va bene così.
Va bene perché non è la prima volta che il Barça gioca una partita stellare, comincia ad essere una costante, una bella abitudine da portare avanti.

venerdì 24 ottobre 2008

nada más y nada menos



Ogni tanto il Barça se ne esce con delle campagne pubblicitarie proprio belle. Questa per incentivare i tifosi a riempire il Camp Nou mi piace un casino.

giovedì 23 ottobre 2008

Avanti così!!


Ancora una volta Guardiola ha allineato una formazione piena di novità. Rientra Hleb titolare, ma sono i nomi di Sylvinho e soprattutto Bojan che spiccano nell’11 iniziale.
Poi c’è Messi. Stando alle ultime partite è sufficiente la sua presenza in campo per garantire gol e spettacolo (c’è ancora qualcuno che non vuole credere alla Messi-dipendenza? Cavoli, siamo maledettamente vincolati all’argentino!)

Con Messi in campo il risultato si sblocca subito, al quarto minuto è suo il primo e bellissimo gol su assist di Alves. 22 minuti di gioco e già il Barça conduce 3 a 0.

Guardiola non vuole che la squadra si rilassi e i suoi giocatori continuano a giocar a un buon livello, non cala la tensione e all’inizio della ripresa arrivano altri due gol.
E’ questo l’atteggiamento che bisognerebbe avere in ogni partita.

Contenta per l’atteggiamento visto, contenta per Messi, contenta per il bel risultato, contenta perché viaggiamo a punteggio pieno, ma soprattutto contenta per Bojan. Da che è arrivato Guardiola non ha mai giocato da titolare e anche come riserva non ha mai giocato tantissimo.
Ieri si è mostrato partecipativo, ha segnato due bei gol, con Messi ha una buona intesa, insomma il ragazzino non ha sprecato l’occasione che Guardiola gli ha offerto, e questo Pep deve tenerlo in conto.

domenica 19 ottobre 2008

Eto'o ci salva.


Quindici giorni senza Barça, quindici giorni carichi di aspettative, quindici giorni per vedermi una partita noiosa…. Sono stata tutto il primo tempo a pensare quanto siamo Messi dipendenti, come si può dipendere così tanto da un solo giocatore? È un dato di fatto, quando l’argentino non gioca il Barça è grigio, opaco e combina sempre poco, è un’altra squadra.
Anche stasera sembrava che la pulga ci dovesse levare le castagne dal fuoco, invece, sorpresa delle sorprese Guardiola non gioca il jolly e non mette in campo Messi neanche dopo il deludente primo tempo.
Stavolta riusciamo a schiodarci da un tristissimo pareggio anche senza di lui, ma che fatica e che povertà di gioco e di idee, tra le poche cose che salvo della partità c'è il gol di Eto’o, Iniesta che fa il fenomeno e Valdes che si è ricordato di essere un portiere e ha fatto due bellissime parate e per la prima volta chiudiamo una partita senza subire un gol.
Per il resto la partita non ha granchè da ricordare, l’Athletic ha giocato alla pari fino a che non ha subito il gol e poi è crollato psicologicamente e non ha combinato più niente, il Barça ha faticato a costruire il gioco, i giocatori erano talmente sicuri di segnare un gol che si sono impegnati pochissimo per cercarlo. Però alla fine Eto’o ha trovato lo specchio della porta segnando il gol più difficile e sbagliando quello più facile.

Brutta serata non solo sul piano del gioco ma anche per gli infortuni di Keita e Marquez, però alla fine abbiamo vinto e io mi accontento dei tre punti e smetto di lagnarmi e lascio alla prossima volta le mie lamentale sui continui cambi di formazione di Guardiola che cominciano proprio a stufarmi.

domenica 5 ottobre 2008

Un sogno


Devo ancora riprendermi da ieri sera. Sono emozionata, è stata una serata spettacolare. Era da tempo che non vedevo una partita del genere. Tre gol nei primi otto minuti, di testa Márquez, di rigore Eto’o, di furbizia Messi su punizione.
Otto minuti per piegare l’Atletico e non farlo entrare in partita. E poi ancora Eto’o al 18’, Gudjohnsen al 28’, due pali di Iniesta e Messi.
È la serata dell’argentino e lui non delude le aspettative, è scatenato, nessuno riesce a fermarlo, mette in mostra tutte le sue doti, fa delle giocate sublimi, come il contropiede in cui si beve i difensori dell’Atletico, supera Coupet e per poco non la butta in rete, sarebbe stato troppo perfetto.

Perfetto è stato invece il Barça del primo tempo, ha giocato a una velocità stratosferica, da far girare la testa a quei poveretti dell’Atletico (chi l’ha visto il Kun??), con un pressing asfissiante, intensità, ritmi serrati, ottime combinazioni, tutti che si intendevano a meraviglia.
Una bellissima lezione di calcio.

Messi è stato di un altro pianeta ma anche i suoi compagni non sono stati da meno, dal mio idolo Iniesta a... Abidal, non so se l’euforia della serata mi ha sballato completamente per cui sono buona con tutti però devo ammettere che il francese non mi ha fatto schifo come al solito.
Complimenti a tutti per la magnifica serata, ma soprattutto grazie Pep per averci riportato il Barça che ti fa innamorare e che ti fa essere orgoglioso di essere culé!!

Quando mi chiedono come mai tifo Barça basta pensare a partite come quella di ieri sera per trovare una risposta.

giovedì 2 ottobre 2008

Che brutto Barça.


Ho iniziato le mie vacanze andando per ben due volte al Camp Nou e le ho finite arrivando giusto in tempo per vedermi la partita di Champions. In mezzo c’è stato Barça, Barça e ancora Barça, mi sono seguita una quantità allucinante di pre e post partita, dibattiti e discussioni sul mondo blaugrana.
Non sono ancora riuscita a capire se questo Barça mi piace o no.

In certi momenti decisamente si, mi piace e mi diverte. Ho apprezzato le giocate brillanti, l’intensità con cui scendono in campo, il loro stare in partita fino al fischio finale, il pressing, la qualità della manovra, il loro stare costantemente nella metacampo avversaria, i pochi tocchi per raggiungere la porta, la facilità apparente, con cui si scambiano di posizione, i centrocampisti che si fanno vedere in zona d’attacco.

In altri momenti ho visto un Barça brutto e grigio, prevedibile nella manovra e senza nessuna fantasia se non passarla a Messi e sperare in una giocata delle sue, con nessuna voglia di impegnarsi e giocarsela fino in fondo, appagato del risultato, che si fa rimontare con una facilità imbarazzante, che incassa sempre un gol, con una difesa scandalosa, incapace di gestire qualsiasi pallone.

Il Barça di ieri è stato veramente brutto e inguardabile, Guardiola ha puntato su un 3-5-2 iniziale che non ci ha portato da nessuna parte, nessuno andava a cercare il pallone, la manovra era lenta e prevedibile, son tornati i passaggi orizzontali, la difesa è rimasta pessima ma questa volta anche l’attacco è stato penoso, Henry e Eto’o non hanno combinato assolutamente niente. Subiamo un gol, possiamo subirne anche un altro e solo in quel momento Pep decide di far entrare Messi e sperare che un solo giocatore ci risolva tutti i problemi. In realtà i nostri problemi li risolve il portiere dello Shakhtar grazie a una papera clamorosa.
Non c’è nient’altro da dire, il Barça ha vinto grazie a un bel colpo di fortuna.

giovedì 11 settembre 2008

Finalmente parto anch’io!!


Dopo un’estate maledettamente lunga è arrivato il mio turno di staccare la spina.
Domani parto alla volta di Barcelona e sabato sarò al Camp Nou a vedermi la prima partita in casa dei beniamini.
Dopo non so dove andrò, mi piacerebbe visitare Valencia o magari andare ancora più a sud, fino in Andalucia, ma non so se avrò il coraggio di separarmi dalla mia amata città.
Credo che finirò, come al solito, in qualche posticino sulla costa catalana a rilassarmi respirando l’aria del Barça e leggendo tonnellate di articoli in salsa blaugrana.
Ci sentiamo tra un po’, magari vinco la mia pigrizia vacanziera e un post sulla partita con il Racing lo scrivo.

A presto.

giovedì 4 settembre 2008

Bisogna adattarsi.


“En el Barça no se verá al Alves del Sevilla, ya que aquí me piden otras cosas, y los nuevos jugadores nos tenemos que adaptar al equipo”.

Ho appena sentito le dichiarazione di Alves, le trovo sconcertanti e un po' mi preoccupano.
Ho una sempre più dubbi su come è stata condotta questa campagna acquisti.
Perché comprare un giocatore fenomenale sulla fascia destra con scarse capacità difensive ma bravo in attacco, per farlo giocare in un’altra maniera?
Che senso ha comprare un terzino atipico per farlo giocare come un normalissimo terzino? A questo punto non era meglio comprare un altro giocatore con caratteristiche più adattabili al modulo del Barça?
Perché sono i giocatori che si devono adattare al nostro benedetto sistema e non si può fare l’incontrario, cioè adattare il sistema alle caratteristiche del giocatore?

Se facciamo giocare gli stessi giocatori della passata stagione, se teniamo immutato il 4-3-3 e chiediamo ai giocatori di adattarsi al nostro sistema a rischio di perdere le loro qualità, dove andremo a finire?

domenica 31 agosto 2008

Perché abbiamo cambiato l’allenatore...


..per giocare nello stesso modo?
Ho mille dubbi e domande che mi rimbalzano in testa, primo tra tutti, c’era Rijkaard in panchina? Ma cosa è successo stasera?

Maggio 2008, finisce il ciclo di Rijkaard nel Barça, vanno via alcuni giocatori fondamentali degli ultimi successi blaugrana, tra cui Ronaldinho e Deco, durante l’estate si comprano parecchi giocatori nuovi, cambio di allenatore e...eccoci al 31 agosto 2008, prima giornata della Liga, esordisce un Barça rinnovato ma è identico a quello della passata stagione!!!
Non cambia il collaudato modulo 4-3-3, nessuna novità anche nel possesso palla, nella serie di passaggi infiniti per arrivare alla porta avversaria, incapacità di utilizzare le fasce per arrivare in porta e sfruttare così sempre le vie centrali, lentezza nei cambi, stessa incapacità di ribaltare un risultato sfavorevole, ma soprattutto, non cambiano i giocatori messi in campo, è assurdo tolto Alves i restanti 10 erano i titolari fissi della passata stagione, non riesco a capire. Oltretutto Alves è regredito in maniera paurosa, da mostro che era nel Sevilla si è trasformato in un anonimo terzino di fascia.

Cosa non ha funzionato? Mille cose, ho un elenco lunghissimo di tutte le cose che non andavano a partire dalla A di Abidal per finire con la X di Xavi, passando comunque da tutti gli undici presenti in campo e da Guardiola. Non credo di poter salvare nessuno da questa triste sconfitta, non accetto come giustificazione la sfortuna per aver preso una traversa e un clamoroso palo. Non sono delle attenuanti.

Stasera non ha funzionato niente e io sono incavolata nera, ma ridatemi Rijkaard e togliete la fascia di capitano al buono e caro Puyol. Così non ci siamo.

Guardiola era partito con mille buoni propositi, faccio questo, faccio quell’altro, giocheranno solo i giocatori che se lo meritano…. ma perché ha debuttato con una formazione identica a quella della passata stagione. Perché?
L’anno scorso abbiamo buttato via una stagione perché tra i vari motivi il centrocampo composto da Xavi-Iniesta-Touré faceva acqua da tutte le parti, ma non c’erano alternative, abbiamo comprato Keita, Hleb ma cavolo facciamoli giocare non possiamo ripartire con un centrocampo identico. Non ha senso, come non ha senso insistere su Abidal e Henry, hanno giocato fuori la loro posizione e non si sono adattati per un anno intero, perché avrebbe dovuto cambiare proprio adesso? Perché far entrare Hleb al posto di Touré e tenersi così un centrocampo formato da Xavi-Iniesta-Hleb! Io ho avuto paura fino a che non è entrato Keita.

Perché siamo stati così prevedibili già alla prima giornata? Perché devo già soffrire, incavolarmi e disinteressarmi a che cosa farà il Madrid già ad agosto?

Cavolo, Pep, che brutto debutto!

giovedì 28 agosto 2008

Tutto liscio.


Quando ho visto quali erano le squadre del gruppo 2 che il Barça rischiava di beccarsi, tipo Juve, Roma e Bayern ho pensato che ci sarebbe servita un po’ di fortuna, e così è stato. Il Barça è finito in un girone abbordabile con Sporting Lisbona, Basilea e Shakhtar. Le prime due sono le squadre che avevo sperato di trovare!
Adesso non ci sono scuse che tengono, il primo turno lo dobbiamo superare senza nessuna esitazione. Che ci serva come trampolino di lancio per arrivare belli in forma e carichi per il secondo turno.
Non voglio vedere paurosi rilassamenti mentali perchè non è una scusa accettabile, solo un evento catastrofico di dimensioni colossali potrebbe non farci passare il turno.
Si inizia il 16 settembre in casa contro lo Sporting Lisbona, bene, non vedo l'ora che arrivi questa data, mi piace l'aria di Champions!

Negli altri gironi c’è un interessante sfida tra le mie due squadre più odiate, cioè Madrid e Juve, per cui confido nello Zenit, volendo anche nel Borisov ma non mi da molta fiducia.

GRUPO A: Chelsea, Roma, Girondins, Cluj.

GRUPO B: Inter, W. Bremen, Panathinaikos, Anorthosis

GRUPO C: F.C.Barcelona, S.Lisboa, F.Basel, Shakhtar Donetsk

GRUPO D: Liverpool, PSV, O.Marsella, AT.Madrid

GRUPO E: Manchester United, Villareal, Celtic, Aalborg.

GRUPO F: O.Lyon, B. Munich, Steaua, Fiorentina

GRUPO G: Arsenal, Oporto, Fenerbahçe, D.Kiev

GRUPO H: R.Madrid, Juventus, Zenit, Bate Borisov

mercoledì 27 agosto 2008

Una sconfitta soporifera.


Ho provato a vedermi la partita in streaming ma non ho resistito. A fatica sono riuscita a vedere quasi tutto il primo tempo poi ho gettato la spugna, stufa di vedermi i giocatori trasformati in mille pixel e annoiata da una partita soporifera.
Ho visto un Barça lento, prevedibile e senza spunti. Mi è piaciuta la coppia Keita-Touré a centrocampo, ma non Xavi ne tantomeno Iniesta. Ma che ci faceva Andrés sulla fascia destra? Forse era l’unica posizione che l’anno scorso non aveva ancora provato? (A proposito di Iniesta, vi invito a leggere questo interessante post che spiega quali potrebbero essere le conseguenze fisiche di questi continui cambi di ruolo).

Non ho retto, mi sono tornate in mente alcune vecchie partite in cui mi autoconvincevo che il Barça sarebbe risorto e così rimanevo incollata davanti allo schermo fino alla fine ma puntualmente non succedeva mai niente e il Barça sprofondava sempre di più negli abissi.
Non volendo ripetere le prodezze dell’anno scorso ho spento, mi sono messa a leggere un buon libro e sono andata a dormire senza neanche conoscere il risultato, tanto mi aveva entusiasmato questo incontro!!
Stamattina scopro che abbiamo perso, ho letto commenti umanimi su quanto era brutta e noiosa la partita e sono veramente felice, per la prima volta da tanto tempo, di non aver visto una partita del Barça.

Non voglio fare una tragedia perché abbiamo perso, per quello che ho visto abbiamo giocato male, i giocatori non si sono impegnati perché tanto avevano già dato all’andata. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, è da due anni che succede.
Basta solo che non succeda domenica e per tutto il resto della stagione!

martedì 26 agosto 2008

Trova le 15 piccole differenze


Quando ho letto l’articolo di Sport sulle differenze tra Rijkaard e Guardiola non so perché mi è venuto in mente il giochino della Settimana enigmistica del trova le 7 piccole differenze. Il giochino è simpatico invece l’articolo è solo ridicolo. Ho provato a leggerlo attentamente ma le 15 differenze riportate dal titolo non le ho notate.

Una delle differenze è che da adesso in avanti la colazione si fa tutti assieme, un'altra è che il pranzo si fa tutti assieme, la terza sarà la cena? No per fortuna possono andare a cenare dove vogliono ma devo tornare entro mezzanotte… (per inciso, a me tutte queste imposizioni non mi piacciono per niente, se serviranno a raggiungere un risultato vedrò di chiudere un occhio, ma nel mio piccolo continuerò a difendere il metodo Rijkaard).

Andando avanti a leggere mi sono chiesta come è possibile prendere seriamente un articolo del genere. Trovo ridicola che una delle differenze evidenziate sia il cambio dell’albergo prima delle partite nel Camp Nou, in che modo può influenzare l’andamento della partita il cambio dell’albergo? Ha uno stimolo in più un giocatore ad andare in ritiro in un nuovo albergo? A quanto pare per il giornalista di Sport è una caratteristica evidente.

Sarà che non sono bravissima in spagnolo ma che differenza c’è tra le norme dell’uno e dell’altro sull’uso del cellulare? Riporto: “G: Permisividad en el uso de móviles dentro del vestuario y en concentraciones. R: No había control en el uso de móviles”. Uno è permissivo e l’altro non controllava, va bene, ma il risultato non rimane uguale? Qualcuno me lo spiegare?

Il fatto che uno è olandese e l’altro catalano non è un’ulteriore differenza?

Se proprio bisogna fare paragoni non sarebbe meglio farli a fine anno invece di farli dopo una classica pretemporada?

domenica 17 agosto 2008

un Gamper (quasi) da dimenticare.


Che partito noioso, brutto e senza emozioni se non negli ultimi minuti. È stato difficile non addormentarsi nel primo tempo e per buona parte del secondo. Il Barça è ritornato a essere il Barça dell' ultimo periodo che tutti noi non vogliamo più vedere. In balia degli avversari, senza voglia di giocare, senza idee, senza pressing, senza giocate collettive.
Guardiola ha sperimentato un undici totalmente diverso da quello di mercoledì, ma non gli è andata bene, i tanti giocatori della cantera non hanno brillato, Henry tornato a giocare sulla fascia si è visto poco, Bojan ha dimostrato che non ha né il fisico né l’esperienza per giocare da punta centrale. Hleb, che delusione, ha giocato una partita orrenda senza combinare nulla. Touré solo in mezzo al campo ha dato tanto ma non ha potuto fare miracoli.

Quando ormai rischiavo di addormentarmi Pep ha deciso di movimentare la partita mettendo dentro Puyol, Xavi, Iniesta e Eto’o e trasformando il solito schema in un 3-4-3. Il cambio ci è costato un gol per un erroraccio della difesa, ma proprio quando sembrava che la partita si sarebbe persa è successa una cosa bellissima che era da tantissimo tempo che non vedevo: il Barça si è messo a lottare, ci ha creduto fino alla fine, per raggiungere il pareggio. Tutto merito dei nuovi entrati.
Iniesta è quello che più si è impegnato, provandoci in tutti i modi ma, purtroppo sbagliando un paio di chiare occasioni da gol che lui stesso si era procurato, mi spiace tantissimo che questo giocatore non sia capace di trovare la porta.
Bravo Xavi che in pochi minuti ha rimesso ordine, ha verticalizzato il gioco, ha dato due belle assistenze e ha imbeccato Puyol per il gol del pareggio.
E Eto’o,è tornato a lottare, si è impegnato fino all’ultimo e ci ha regalato il gol della vittoria.

Della partita voglio dimenticarmi di tutto il primo tempo e di metà del secondo, della freddezza con cui ha reagito Pep ai gol del Barça ma voglio salvare l’impegno, la voglia e la forza della squadra nei minuti finali.
Se questo è il primo cambiamento dell’era Guardiola lo accolgo molto volentieri sperando che questa intensità e questo spirito rimangano anche nelle partite che contano.

martedì 12 agosto 2008

FORÇA BARÇA.


Mancano poco più di 24 ore per vedere il debutto di Guardiola in una partita ufficiale, domani scopriremo se il Barça ha le carte giuste per partecipare alla Champions, poco più di 24 ore per farci un idea di come inizierà la stagione, se possiamo illuderci da subito o se inizieremo già a deprimerci.

Ma non c’è solo il preliminare di Champions che fa notizia in questi giorni. Non sappiamo ancora quale sarà il futuro di Eto’o, rimane, se ne va, rimane ma parte dalla panchina, rimane e parte subito da titolare?
Per ora è stato convocato ma la parola fine a questa telenovela estiva non è ancora stata messa. Così come prosegue il tormentone Silva (nessuno si rende conto che è un giocatore che al Barça proprio non serve?) e sembra finito nel nulla di fatto la notizia di Henry al Manchester anche se ieri è ricomparsa (ah, se fosse vera).

Non vedo l’ora di vedere alla prova il nuovo Barça. Cosa che non farò domani perché me ne vado via un paio di giorni e mi perderò la prima partita che conta e il Gamper, ma lunedì mi rifarò.

FORÇA BARÇA.

giovedì 7 agosto 2008

La discussione.


Mentre cercavo dettagli sulla partita di ieri mi sono imbattuta nella foto sopra. Mi è piaciuta, soprattutto mi sono piaciute le espressioni dei due protagonisti. Non so cosa realmente si siano detti ma ho interpretato in questa maniera: Guardiola ha l’aria di uno incavolato che sta spiegando per l’ennesima volta la lezione al suo alunno che proprio non capisce, mentre Henry ha la faccia triste e sconsolata di uno che è appena stato sgridato senza saperne il motivo ma ha capito che è meglio non controbattere.

Ma cosa ha detto Guardiola al francese? Alcune ipotesi:
-Ho scommesso su di te vedi di non farmi perdere la scommessa.
-Ho detto che ti avrei recuperato e che Eto’o non lo volevo ma adesso penso esattamente il contrario.
-Non mi ero mai accorto che in ogni partita riesci sempre a sprecare un’occasione clamorosa.
-Come mai Gudjohnsen ha segnato più di te?
-Veramente non hai ancora compiuto 40 anni?
-Hai mai pensato di cambiare squadra?

giovedì 31 luglio 2008

da leggere.


Mi è capito di rileggere alcuni articoli di Manuel Vázquez Montalbán, sono sue riflessioni sul calcio moderno e ovviamente sul suo amato Barça, pubblicati ormai dieci anni fa ma ancora tremendamente attuali.
Vi consiglio di leggere questi due, Catalanets, catalanets e Liga de traficantes. Ci sono parecchi spunti e riflessioni che si possono tranquillamente ricollegare alle vicende degli ultimi giorni, la partenza polemica di Messi per i giochi olimpici e la lettera di saluto di Oleguer.

Consiglio di leggere anche la lettera di Oleguer pubblicata sul sito del FCB, gli articoli di Vázquez Montalbán sono molto interessanti, critici, riflessivi ma la lettera del giocatore vale la pena leggerla perchè è spontanea, emotiva, bella e coinvolgente.

Hasta siempre Oleguer.

mercoledì 30 luglio 2008

Ostacolo viola.


Continuo a non vedere chissà quali novità rispetto all’anno scorso, se escludiamo che Abidal ha fatto un cross, c’è stato un colpo di testa in un calcio d’angolo, il primo gol è arrivato da un’azione su calcio piazzato e la seconda maglia è orribile.
Ecco magari nelle novità, positive, segnalerei Alves, mi è piaciuto il brasiliano, ho apprezzato la buona intesa con Messi, ma anche con il resto della squadra. Keita l’ho visto poco, Hleb per quel che ha fatto vedere mi ha fatto ben sperare. Mi continua a sorprendere il livello dei giocatori del Barça B. Jeffren ha segnato un gran gol.
Ho visto qualche piccola miglioria rispetto alle precedenti partite soprattutto tenuto conto che la Fiorentina era un ostacolo di un altro livello rispetto alle precedenti. In generale sono soddisfatta della partenza dei blaugrana, il 3 a 1 di questa sera mi porta ad essere ottimista. Buon test e buone sensazioni.

Tra le tante similitudini con il Barça dell’ultima stagione c’è la differenza piuttosto evidente tra i due tempi. Nel primo i blaugrana si sono fatti vedere, si proponevano, e hanno quasi annullato la Fiorentina, complice un centrocampo più tonico composto da Xavi, Touré e Keita; nel secondo tempo, invece, si sono invertite le parti, i viola sono cresciuti, a tratti sono riusciti a imporre il loro gioco e il Barça ha iniziato a perdere colpi e commettere qualche errore di troppo, soprattutto in difesa. Perdonabile perché era un’amichevole e comprensibile perché siamo in piena preparazione atletica. Però Guardiola deve stare attento perché l’anno scorso abbiamo buttato via troppo partite per aver giocato un secondo tempo scandaloso.

Stasera si sono rivisti in campo Puyol, Xavi e Iniesta e, guarda un po’, il Barça è tornato ad aver un possesso palla clamoroso che di per sé non significa proprio niente, ma tutto sommato il Barça del primo tempo non mi è dispiaciuto. Andrés è tornato a fare il tappa buchi, in questa occasione gli è toccato giocare da attaccante ma non ha brillato, a me piace molto di più quando spazia a centrocampo, vedremo nelle prossime partite cosa avrà in serbo per lui Guardiola.

Messi, sempre Messi. Ogni volta che lo vedo giocare mi convinco sempre più che ben presto ci dimenticheremo di Ronaldinho grazie alle sue magie. Stasera oltre a mettere in mostra le sue potenzialità si è messo a recuperare palloni e lottare in ogni giocata come non lo si vedeva da tempo. Ottimo.
Il problema con Messi è che dipendiamo troppo da lui, adesso che la Fifa ha data ragione all’Afa e lui molto probabilmente andrà alle olimpiadi cosa faremo? Non possiamo entrare in crisi durante la pretemporada perché ci viene a mancare un giocatore, è assurdo è pur sempre un singolo giocatore, bravo fin che vuoi, anzi mostruosamente talentuoso, però è uno e noi siamo una squadra di 11 giocatori.
Non ricadiamo nell’errore di affidarci ai talenti individuali.

A proposito di errori del passato, era Rijkaard che elargiva permessi a tutti o era la società? Henry ha già ottenuto il primo, ma non si era detto che si cambiava radicalmente?

lunedì 28 luglio 2008

Togliamo il 9 a Henry.


Avevo voglia di vedermi una partita del Barça, mi sono guardata la sfida contro il Dundee carica di aspettative ma sono rimasta abbastanza delusa, lo so che è presto per dare giudizi ma le prime sensazioni non sono completamente positive. Nel primo tempo ho rischiato di addormentarmi, lo so che è una partita della pretemporada per cui manca ritmo, i giocatori non sono ancora in forma e i nuovi acquisti devono adattarsi, ma più che una partita di una squadra che tra meno di un mese deve giocare il preliminare di Champions mi è sembrata una sfida tra scapoli e ammogliati.

La coppia Henry-Bojan su cui Guardiola vorrebbe puntare non ha mordente e neanche profondità, il francese ha fatto vedere che nulla è cambiato dall’anno scorso, si è mangiato un’occasione grandiosa, ne ha ciccata un’altra e solo alla terza occasione è riuscito a beffare il portiere avversario. Lo ripeto già da tempo, non possono essere loro la coppia del futuro del Barça.

Nel secondo tempo Guardiola ha cambiato tutta la squadra e con Messi è stata tutta un’altra storia, l’argentino ha una marcia in più, sembra molto più in forma del resto della squadra, ha mostrato la sua classe e segnato una tripletta. Buona la sua sintonia con Alves molto positiva quella con Eto’o. La coppia Messi-Eto’o è stata più aggressiva e ha fatto vedere buone cose, si conoscono, si sono cercati e trovati, fin qui tutto bene. Il problema è che nel preliminare di Champions forse non vedremo nessuno dei due. Tra i nuovi acquisti mi è piaciuto Alves, ho visto poco Keita e Cáceres, cavolo, mi sembra un clone di Ramos!

In generale ho visto qualche piccola miglioria (han provato a pressare davanti) rispetto all’anno passato ma non ho visto grandi differenze. Il Barça ha fatto bella figura grazie alle ottime qualità dei singoli: Messi, Eto’o e Alves su tutti, ma attenzione non dobbiamo ricadere nell’errore del’anno scorso: bisogna puntare sul collettivo, sulla squadra mica sul singolo. Su questo punto Pep deve lavorare a fondo e in fretta perché dietro l’angolo c’è la sfida di Champions.

venerdì 25 luglio 2008

La prima.


Guardiola ha iniziato a muovere i suoi primi passi sulla panchina del Barça, debutta con un’ampia vittoria contro un avversario sparring e il risultato positivo non serve a trarre tante conclusioni perché è sempre difficile giudicare con obiettività una partita della pretemporada (ancora di più se non si è vista!).

Almeno è servita per iniziare a capire quali sono le intenzioni di Pep.
Alcune notizie che ho appreso qua e la: lo schema di gioco è rimasto uguale, 4-3-3 con la difesa più alta, Marquez e Piqué han giocato da centrali, Hleb-Keita-Touré hanno formato il trio del centrocampo, Gudjohnsen è dimagrito e ha segnato, Alves si è fatto notare e Messi è sempre lui, protagonista della serata con un bellissimo gol.
Come logico, in una partita del genere hanno trovato spazio tante giovani promesse del Barça B che si sono messe in mostra: Pedrito, Víctor Vázquez, Córcoles, Jeffren, Abraham, Busquets e Crosas.

Qualche curiosità: Messi indossava la maglia n.10, gli calza alla perfezione, Henry il 9, è un fatto accidentale, vero? Eto’o ha giocato gli ultimi 25 minuti con la fascia da capitano, che significa questo?

Finalmente si torna a parlare di calcio giocato.

Hibernian: McNeil (Grof, min.83); Van Zanten, Jones, Hogg (Canning, min.73), Hanlon; Murray (Chrisholm, min.46), Stevenson (Thicot, min.46), Shiels (Rankin, min.73), Nish; Fletcher (Morais, min.65) y O’Brien (Cropley, min.83).

FC Barcelona
: Valdés (Pinto, min.46); Córcoles, Márquez (Martín Cáceres, min.46), Piqué, Alves (Abraham, min.46); Víctor Vázquez (Crosas, min.31) (Hleb, min.66), Gudjohnsen (Keita, min.66), Sergi Busquets (Touré Yaya, min.46); Messi (Jeffren, min.46), Henry (Bojan, min.46) y Pedro (Eto’o, min.66).

Goles: 0-1, min.5: Gudjohnsen. 0-2, min.15: Messi. 0-3, min.17: Gudjohnsen. 0-4, min.27: Pedro. 0-5, min.48: Bojan. 0-6, min.69: Touré Yaya.

mercoledì 23 luglio 2008

In bocca al lupo Oleguer.


La lista dei superstiti dell’era Rijkaard si assottiglia sempre più, al momento ne rimangono sette (8 con l’incognita Eto’o): Messi, Marquez, Sylvinho, Valdes, Puyol, Iniesta e Xavi.
Ieri è stato il turno di Oleguer venduto all’Ajax. Anche lui paga lo scotto delle ultime due stagioni in cui è comparso sempre meno e non ha mai brillato.
Se ne va via un canterano già sostituito da un canterano più giovane, Piquè. Il primo lo abbiamo venduto per 3 milioni (+2 ), il secondo è stato comprato per 5, un affare perfetto.

Oleguer è stato un calciatore atipico, laureato in economia e studente di filosofia, politicamente schierato e catalano fino al midollo.
Ha iniziato la sua carriera da centrale per puro caso nella stagione 2004-2005, in seguito agli infortuni di Edmilson e Motta, Frank avanza Marquez e al posto del messicano sistema Oleguer che in coppia con Puyol funziona alla grande per due anni. Quando il Barça entra in crisi anche lui inizia a perdere terreno, il colpo di grazia arriva quando Rijkaard decide di utilizzarlo come laterale destro, non funziona, e perde la titolarità.

Intanto che prosegue la sua carriera calcistica scrive un libro "Camí d'Ítaca" in cui racconta i festeggiamenti per la Liga 2004-2005 insieme alle sue riflessioni politiche e sociali. Ovviamente lo scrive in catalano e io ci impiego un enormità per finirlo, ma vuoi mettere la soddisfazione di aver letto un libro scritto veramente da un giocatore blaugrana!

In tanti lo hanno criticato perché non è un giocatore da Barça, altri perché ha portato in campo le sue idee politiche. I tifosi avversari lo hanno sempre fischiato per le sue idee e per il suo nazionalismo catalano. Io l’ho apprezzato di più per i suoi interventi fuori dal campo (soprattutto per il suo appoggio all’EZLN) che per le sue prodezze da giocatore. Per me è stato un difensore che ha compiuto il suo dovere senza infamia e senza lode. Difensore mediocre ma con un curriculum invidiabile, laureato in Economia, una Champions, due Ligas e due Supercopas de España. Niente male direi.

L’ultimo episodio che l’ha visto protagonista è stato per un suo articolo. Su un giornale ha preso le parti di un terrorista basco in sciopero della fame, apriti cielo, è stato accusato di essere un terrorista, fischiato e insultato dai tifosi delle squadre avversarie. Lo sponsor delle sue scarpe, la Kelme, per l’articolo, gli ha rotto il contratto, ma non lo ha fermato. È sceso in campo con le scarpe tutte nere senza logo, si è preso la sua dose di fischi e insulti e serafico ha dichiarato “Non cambierò le mie idee solo perché sono un calciatore”. Grande Oleguer! Mi mancherai. In bocca al lupo per la tua nuova avventura.

martedì 22 luglio 2008

Pep e le sue dichiarazioni.


Guardiola lo aveva detto, Deco, Ronaldinho e Eto’o fuori dal Barça, per i primi due è cosa già fatta per il terzo è solo questione di giorni. Fin qui è stato coerente, ammiro il coraggio che ha dimostrato sbarazzandosi di tre giocatori fondamentali e amati (ultimamente forse più odiati) dai tifosi blaugrana. Adesso non vorrei criticare Guardiola ancor prima del suo inizio ma comincio ad avere qualche piccolo dubbio sulla sua coerenza. Il giorno della sua presentazione Pep aveva dichiarato "Buscamos un '9' que haga 60 goles (entre sonrisas). Busco un '9', lo necesitamos, que sea muy bueno y complemento de Henry y Bojan. Que los tres se sientan titulares. Y los nombres que salen en los diarios son muy buenos". I nomi che giravano e che girano sono quelli di Adebayor, Berbatov, a tratti Villa, Benzema (ormai scartato perché non cedibile), Trezeguet, ogni tanto risbuca fuori Drogba.

La trattativa più accreditata è quella con l’Arsenal per Adebayor, ma, quando ormai l’affare sembra concluso salta fuori Txiki dicendo che le trattative per un attaccante sono ferme perché prima di comprare un ‘9’ bisogna piazzare Eto’o. Logico, il ragionamento non fa una piega: prima si vende poi si compra.
A questo punto interviene Guardiola, spalleggiando Txiki, dichiarando che in realtà il nuovo Barça non ha bisogno di un ‘9’ perché comunque ci sono Henry e Bojan. Le trattative sembrano arenarsi del tutto e io comincio ad avere qualche dubbio.

Segue la vendita di Ronaldinho e la conferma che Eto’o andrà via, le valigie le ha già fatte ma non ha ancora trovato nessun offerente (che strano credevo che il camerunese fosse il giocatore meglio piazzabile!) intanto i giornali riprendono a elencare i nomi di possibili acquisti ieri era il turno di Drogba un po’ meno quello di Adebayor, oggi l’ivoriano è in forse ma domani chissà.Continuano a insistere: il Barça deve fare l’acquisto mediatico; presumo che anche la Nike spinga per fare un nuovo acquisto dato che il vero crack che è rimasto è sponsorizzato dall’Adidas.
E’ una questione di vasi comunicanti se partono tutte le stelle ci deve essere per forza qualcuno che riempirà il vuoto lasciato. Non possiamo aver venduto i nostri giocatori più mediatici e non comprare nessuno.

Da una parte i media e lo sponsor vogliono l’acquisto mediatico dall’altra Guardiola torna a insistere a voler puntare solo su Henry e Bojan: “Espero muchísimo de Henry. He hablado con él y sé que el primer año no fue fácil, pero tengo mucha fe con su aportación al equipo. Le quiero dar mucha importancia, y a Bojan también”.
A chi bisogna credere? La logica mi porterebbe a fidarmi di più di Guardiola ma la soluzione che propone lui non mi convince, senza acquisti rimarremmo con un pensionato che non ha fatto altro che lamentarsi per una anno intero che non si è mai adattato al calcio spagnolo e un ragazzino che ha dimostrato tante buone qualità ma deve ancora crescere per cui non possiamo caricarlo di troppe responsabilità e aspettative e non possiamo pretendere da lui che si trasformi dall’oggi al domani in un megacrack.

Anche se a quello che scrivono i giornali non ci credo più da tempo il dubbio rimane, devo credere alle prime dichiarazione di Pep, cerchiamo un ‘9’ o alle ultime, mi bastano Henry e Bojan?

venerdì 18 luglio 2008

Addio Ronaldinho, parte seconda.


Martedì è finita l’avventura di Ronaldinho nel Barça. E' rimasto 5 anni in blaugrana, i primi tre anni sono stati impeccabili, avevamo tra le mani il miglior giocatore del mondo che ha riportato il Barça nell’olimpo del calcio mondiale. Ci ha fatto sognare e divertire con le sue innumerevoli giocate, slalom, punizioni, rovesciate, pallonetti, gol da cineteca. Tanti rimarranno nella storia come la doppietta al Bernabeu e la serpentina contro il Chelsea nel 2004, la rovesciata contro il Villareal, quella contro l’Atletico (suo ultimo gol in blaugrana!).

Dal 2003 al 2006 Ronaldinho gioca sempre, sia partite del Barça che del Brasile, non si ferma mai, più cresce la sua popolarità e più gioca, il Barça non può giocare senza il suo giocatore simbolo perché i tifosi riempiono la stadio per lui, vogliono vedere le sue giocate. E lui gioca e sorride perché è quello che più gli piace al mondo. Gioca, sorride e vince il pallone d'oro più tanti altri riconoscimenti.

Nella stagione 2006 raggiunge l’apice della sua carriera: ci regala una Liga e la seconda Champions della storia del Barça, è stato tutto perfetto fino alla finale di Parigi. Sembrava che niente e nessuno potesse fermarlo e invece si rompe il meccanismo e Ronaldinho buca l’appuntamento mondiale, è il primo campanello d'allarme.

Ha bisogno di riposo e invece deve subito ripartire per la pretemporada del Barça, che quell'anno si fa in America, figuriamoci se lo lasciano riposare proprio nella patria del suo sponsor. Ronaldinho è una gallina d'oro per la Nike, per il Barça e per la sua famiglia in primis suo fratello procuratore, l'unica cosa che deve fare è giocare, giocare come solo lui sa fare, sorridere e far divertire.
Inizia la stagione e lui parte stanco, dovrebbe allentare un po' i ritmi ma non può perchè prima s'infortuna Messi poi Eto'o e a lui gli tocca tirare avanti la baracca. Non gioca bene ma paradossalmente questo è l'anno in cui segna di più, però attenzione, quasi tutti i suoi gol arrivano da calci piazzati, pochissimi sono quelli su azione, secondo campanello d'allarme.

I tifosi se la prendono con il Barça per aver regalato la Liga al Madrid ma se la prendono soprattutto con lui e con la sua stagione poco brillante, è lui il principale responsabile, è lui il capro espiatorio. Ronaldinho a fine anno si prende una pausa, rinuncia a partecipare alla Coppa America, dovrebbe fargli bene riposare un po' e invece questa pausa lo butta ancora più giù e così inizia la sua stagione peggiore.

Il giocattolino si è rotto, Rijkaard prova in tutti modi ad aggiustarlo ma non riesce nell'impresa, gli offre tante di quelle occasioni per provarci ma lui non ne approfitta, è apatico e non sorride più. A volte sembra che possa farcela, però è solo una sensazione, una speranza. La conferma arriva durante il grande classico, Frank, a sorpresa, lo mette in campo ma lui non combina niente, non ha più stimoli, neanche l'adrenalina che ti da una partita del genere lo aiuta a risorgere. Terzo campanello d'allarme.

Nessuno sembra accorgersi che Ronaldinho ha un problema, era evidente che qualcosa non andava, perchè nessuno lo ha aiutato? O se qualcuno ci ha provato perchè il brasiliano non si è fatto aiutare?

Passa più tempo in panchina che in campo, in pochissimo tempo perde tutto il credito che aveva accumulato nei suoi primi tre anni, perde la fiducia del suo allenatore (ma che ha fatto per far incavolare Frank?), la stima dei suoi compagni, i tifosi gli voltano le spalle e lo fischiano ogni volta che tocca palla, perde l'immunità parlamentare e i giornali cominciano a scrivere di tutto e di più sulla sua vita privata, lo accusano di uscire tutte le sere e di non presentarsi agli allenamenti.
Via internet girano notizie ancora più inquietanti, qualcuno dice che ha problemi con l'alcol, altri di droga, le sue lunghe assenze per strani infortuni alimentono solo queste dicerie. La situazione è sfuggita di mano, nessuno ha più il controllo di quello che succede nello spogliatoio e fuori.
Intanto il Barça comincia a perdere i pezzi, il primo a pagare per la seconda stagione in bianco è Rijkaard, ma non sarà l'unico.

Lo capisce anche il fratello che è ora di far qualcosa,Guardiola lo ha detto chiaro e tondo che il brasiliano è finito nella lista degli indesiderati. E' meglio cambiare aria il più in fretta possibile. Ronaldinho in due anni si è svalutato, il suo cartellino un tempo inacessibile ora è diventato alla portata di tutti, è passato da oggetto dei desideri di tutte le squadre europee ad avere due sole misere chance, Manchester City e Milan. Tra le due ha scelto quella che più gli piaceva.

La telenovela Ronaldinho-Milan durata tre lunghissimi anni, si conclude con un happy end. Il Barça è contento di essersene sbarazzato in maniera elegante, il Milan ha fatto l'affare del secolo (!), lui è contento di tornare a essere l'idolo dei tifosi.
Da parte mia ho avuto un miscuglio di sensazioni contrastanti, sono passata dalla rabbia alla tristezza, dallo sconforto alla rassegnazione. Oggi ho raggiunto lo stadio del menefreghismo, mi è bastato vederlo 5 secondi con la maglia sponsorizzata da bwin per capire che con lui ho chiuso definitivamente.

Addio Ronaldinho e grazie per tutto quello che hai fatto per il Barça.

martedì 15 luglio 2008

Addio Ronaldinho, parte prima.


Ronaldinho una roba del genere non me la dovevi proprio fare!! Non puoi andare al Milan!! È un incubo, un tradimento, non voglio crederci, non voglio pensarci.

Sono di un umore pessimo, leggere che Ronaldinho è del Milan e che si presenterà mercoledì a Milanello non mi ha aiutato.
Mi angoscia il pensiero di vederlo vestito in rosso nero, non oso immaginare quanto sarà soddisfatto il suo piccolo presidente e quanto se la tirerà per il successo di questa operazione. Già mi immagino i titoli dei vari giornali, le trasmissioni sportive passeranno tutte l’estate a tessere le lodi di questo grande acquisto e di chi l’ha fatto. Sarà uno spettacolo inguardabile.
È da tre anni che la smenano con Ronaldinho al Milan e adesso che la notizia è effettivamente vera, apriti cielo, tireranno fuori di tutto. Abbiamo preso il giocatore più forte del mondo, il Milan è uno squadrone, il Barça ha fatto un errore madornale. Su quest’ultimo punto come dargli torto? 15/20 milioni per Ronaldinho ma scherziamo!!Bisogna essere deficienti per avere fatto una cosa del genere, è una presa in giro, ditemi che è tutto finto, è stato uno scherzo così mi faccio una bella risata.

A proposito di prese per i fondelli chi ci ha preso più in giro? Laporta per averlo regalato o Ronaldinho che dopo una stagione pessima ha deciso di rimettersi in pista per la nazionale e conclude il suo accordo con il Milan in due giorni?

lunedì 14 luglio 2008

Inizia il conto alla rovescia.


Manca meno di un mese alla partita di andata per i preliminari di Champions e il Barça inizia oggi le sessioni di allenamento. Dunque abbiamo 30 giorni per realizzare una ‘pretemporada’ assurda e senza senso, che siamo obbligati a fare per interessi commerciali.In 5 settimane i giocatori blaugrana affronteranno 8 partite, viaggeranno per due continenti per un totale di 19000 km, dovranno sopportare numerose ore in volo,due cambi d’ora nel giro di pochi giorni, parteciperanno a conferenze stampa, interviste, spot promozionali, serata di gala… ma io mi chiedo non abbiamo imparato niente dagli anni scorsi??

Ecco nel dettaglio che cosa succederà tra luglio e agosto.
Dal 14 al 20 luglio ci saranno le prime sessioni di allenamenti a Barcelona. 16 sono i convocati del primo giorno, incluso Ronaldinho che sembra sempre più lontano dal pianeta blaugrana. Messi si presenterà martedì. Il 19 dovrebbero arrivare Eto’o, Keita e Alves.Mentre Puyol, Iniesta e Xavi si uniranno al resto del gruppo direttamente in Scozia.
Infatti il 21 luglio il Barça si sposterà a Glasgow dove si allenerà per 2 giorni e giocherà due amichevoli con l’Hibernian e il Dundee United, rispettivamente il 24 e il 27.

Il 27 si ritorna a Barcelona, un paio di giorni a casa e poi si riparte alla volta di Firenze per partecipare al Trofeo Artemio Franchi (questa tappa mi interessa perché magari riesco a farci un salto anch’io!)
Da Firenze si passa direttamente a Chicago, dove il 3 agosto si giocherà un amichevole con il Guadalajara.Il giorno dopo si riparte per atterrare a New York e giocare il 6 una partita contro i New York Red Bulls. Quando i giocatori cominceranno ad abituarsi all’ora americana e avranno smaltito l’effetto del jet-lag sarà ora di ritornare a Barcelona. Per cui ci sarà di nuovo il jet-lag da smaltire in pochi giorni e ripartire verso destinazione sconosciuta perché il 12 o il 13 agosto (a seconda del sorteggio) giochiamo la partita d’andata dei preliminari di Champions. Il 16 al Camp Nou ci si contenderà con il Boca Juniors il prestigioso Trofeo Gamper. Il 26 o il 27 ci sarà il ritorno dei preliminari. Immagino che da lì a pochi giorni inizierà anche la Liga, la grande domanda che mi assilla è: il Barça in che condizioni si presenterà??

P.S: oggi ho scritto il 50° post. Non credevo di raggiungere questo piccolo traguardo! Vorrei ringraziare tutti quelli che visitano questo blog, ma soprattutto ringrazio tutti quelli che partecipano attivamente.

venerdì 11 luglio 2008

Viva la coerenza!


Laporta continua a essere il presidente del Barça, almeno fino a settembre quando rimetterà il suo mandato all'assemblea dei soci. Dice che continua per coerenza, perché siamo in un momento cruciale e bisogna proseguire con quello che si era programmato. Il ragionamento fila peccato che si sono dimessi 8 consiglieri su 17, tra cui Soriano e Ingla. Loro due, insieme a Txiki sono i responsabili del settore acquisti del Barça, questo vuol dire che a portare avanti le ultime trattative sarà Txiki supportato da qualcuno messo su in fretta e furia, è questa la coerenza e la continuità che vuol dare Laporta?

Non c'è molta coerenza neanche nel comunicato degli 8 dimissionari. Vanno via perché sono in disaccordo con le decisioni prese dopo il voto. Loro volevano le dimissioni di Laporta e non di tutta la giunta perché così potevano continuare tranquillamente il mandato fino al 2010. Peccato che il risultato del voto ha espresso un giudizio negativo non su Laporta ma sull'operato globale di tutta la giunta, quindi se volevano essere coerenti dovevano chiedere le dimissioni di tutti non solo quelle del presidente.
In mezzo a tutta questa incertezza emerge un unico dato sicuro: in tanti puntano alla presidenza del Barça.

Ho paura che questa crisi istituzionale si ripercuota su Guardiola e i suoi nuovi progetti. Ho paura per il suo debutto in panchina in un momento così cruciale. Per questo penso che bisogna appoggiare Pep, bisogna dargli tutto il sostegno possibile per salvaguardare il nuovo Barça che ancora deve nascere. A questo proposito son contenta che si sia ritornato a parlare di calcio: l'acquisto di Hleb (sarà il successore di Deco?) è una bella boccata d'ossigeno.

Continuo a non leggere Sport e MD, ho appreso tutte queste notizie da varie fonti, tra cui numerosi blog, l'articolo più interessante sulla crisi del Barça l'ho però letto nelle pagine sportive dell'El Pais: Laporta gobernará en minoría en el Barça.

mercoledì 9 luglio 2008

Dalle parole di Luis Enrique al boicottaggio.

Sport ha l'esclusiva delle dimissioni di Laporta, il diretto interessato smentisce categoricamente che le darà. Così gli altri giornali possono tirare un sospiro di sollievo e rispondere alla notizia sensazionale di Sport. Domani sapremo chi ha ragione.
Intanto ognuno offre la sua soluzione, a volte molto personale, su come si può risolvere questa crisi: elezioni subito, elezioni tra un anno ma a giugno e non in piena campagna acquisti, elezioni come da programma nel 2010, poi si prosegue con: Laporta è legittimato a proseguire, deve dare le dimissioni, la giunta dovrebbe rimanere ma con un altro presidente, l'unico che ha le capacità per mandare avanti la baracca è Soriano, speriamo che arrivi Rosell a risolvere tutto...

Come se non bastasse tutto ciò oggi viene fuori la notizia che il Barça non ha dato il permesso a Ronaldinho di partecipare alle Olimpiadi di Pechino perché vogliono che sia presente il 14 luglio, prima giornata di allenamenti. Il brasiliano ha risposto di non volersi perdere l'occasione di giocare alle Olimpiadi e così si è dato inizio a una nuova polemica. Bene, era proprio quello che ci mancava.

Sono tempi difficili per il Barça e l'unico che sembra essersene accorto è Luis Enrique: “Me gustaría que el clima fuera otro, más tranquilo, llevadero y fácil de trabajar". Parole molto belle e significative, le avrei apprezzate molto di più se le avesse pronunciate Guardiola, ma già mi accontento che qualcuno le abbia dette.

Anch'io vorrei un Barça più sereno e l'unico strumento che posso utilizzare è quello di boicottare chi, secondo me, influisce negativamente sull'ambiente blaugrana, Sport e El Mundo Deportivo. Non comprerò più un loro giornale (questo è facile!!) e non visiterò più le loro pagine web.Vi invito a fare la stessa cosa.

lunedì 7 luglio 2008

Adesso è un bel casino!


"Es un voto de castigo más que un toque de atención"Laporta.

Tra tutti gli scenari che si potevano delineare questo è il peggior che poteva venire fuori. Il 60% dei soci ha votato contra la gestione Laporta, pero tutti questi voti non lo obbligano a dare le dimissioni. Il Si , per vincere doveva raggiungere il 66% di voti. Questo vuol dire che il presidente e la sua giunta sanno benissimo che la maggior parte dei soci non approva la loro gestione, ma rimarranno comunque in carica fino al 2010 perchè così dice lo Statuto del FCB. Situazione spinosa che penalizza soprattutto il Barça, non è simpatico che il suo presidente con la sua giunta non abbia l'appoggio della maggior parte dei soci. Che cosa succederà adesso?

Fossi Laporta mi dimetterei per coerenza e dignità personale ma mi sa che io ragiono in maniera un pochino diversa dalla sua.
Infatti ha già dichiarato che rimarrà al suo posto e ha preso atto della situazione difficile ma non crede che il club sia ingovernabile. Sarà difficile, la vedo dura soprattutto per Guardiola, deve farcela al primo colpo altrimenti già mi immagino che succederà dopo un paio di sconfitte: malcontento generale e pañoladas contro Laporta, giunta, allenatore e giocatori.

O magari non sarà così: il voto di sfiducia sarà uno stimolo in più per tutti per vincere e vincere bene e invertire la tendenza negativa degli ultimi due anni. Questo voto potrebbe essere il punto di svolta. Poi non bisogna dimenticarsi che se da una parte c'è Laporta che non ha ottenuto consensi dall'altra c'è Guardiola che, secondo un'inchiesta di TV-3 e Catalunya Ràdio, ha ottenuto la fiducia del 77,9% dei soci del Barça. Questo mi sembra un buon inizio.