domenica 26 ottobre 2008

Una questione di numeri.


9° vittoria consecutiva tra campionato e Champions.
10 gol in 2 partite, 0 subiti.
Tripletta di Eto’o, il primo gol arriva al quarto minuto, al 22mo ne avevamo già segnati 4.
Il quinto arriva al 36mo su punizione di Alves da 35 metri, è il primo gol del brasiliano con la maglia blaugrana.
19 punti in campionato, 9 in Champions.
Sono numeri che fanno benissimo al mio morale e anche a quello dei giocatori, suppongo.

Guardiola per la prima volta propone una formazione già vista nella prima di campionato e già collaudata l’anno scorso, ma ieri sera è stata tutta un'altra musica.
C’è Messi in campo e la sua sola presenza negli ultimi tempi è garanzia di successo. L’argentino non gioca certamente la sua migliore partita ma è lui che si porta sempre appresso tre o quattro difensori dell’Almeria e questo basta perché gli altri attaccanti si diano da fare.
Eto’o non se lo fa dire due volte e alla prima occasione la butta dentro e poi anche alla seconda e alla terza, dove si inventa un bel colpo di tacco per insaccarla. Anche Henry si aggiunge alla lista dei marcatori e se segna lui vuol proprio dire che è il nostro momento. Chiude definitivamente la gara la punizione bomba di Alves.
Ieri hanno giocato tutti benissimo ma Iniesta, ragazzi, ha una marcia in più, mi fa impazzire questo giocatore.

Il primo tempo del Barça è puro spettacolo, diverte, gioca strabene e segna tanto, nel secondo si limita ad amministrare la partita, ma va bene così.
Va bene perché non è la prima volta che il Barça gioca una partita stellare, comincia ad essere una costante, una bella abitudine da portare avanti.

venerdì 24 ottobre 2008

nada más y nada menos



Ogni tanto il Barça se ne esce con delle campagne pubblicitarie proprio belle. Questa per incentivare i tifosi a riempire il Camp Nou mi piace un casino.

giovedì 23 ottobre 2008

Avanti così!!


Ancora una volta Guardiola ha allineato una formazione piena di novità. Rientra Hleb titolare, ma sono i nomi di Sylvinho e soprattutto Bojan che spiccano nell’11 iniziale.
Poi c’è Messi. Stando alle ultime partite è sufficiente la sua presenza in campo per garantire gol e spettacolo (c’è ancora qualcuno che non vuole credere alla Messi-dipendenza? Cavoli, siamo maledettamente vincolati all’argentino!)

Con Messi in campo il risultato si sblocca subito, al quarto minuto è suo il primo e bellissimo gol su assist di Alves. 22 minuti di gioco e già il Barça conduce 3 a 0.

Guardiola non vuole che la squadra si rilassi e i suoi giocatori continuano a giocar a un buon livello, non cala la tensione e all’inizio della ripresa arrivano altri due gol.
E’ questo l’atteggiamento che bisognerebbe avere in ogni partita.

Contenta per l’atteggiamento visto, contenta per Messi, contenta per il bel risultato, contenta perché viaggiamo a punteggio pieno, ma soprattutto contenta per Bojan. Da che è arrivato Guardiola non ha mai giocato da titolare e anche come riserva non ha mai giocato tantissimo.
Ieri si è mostrato partecipativo, ha segnato due bei gol, con Messi ha una buona intesa, insomma il ragazzino non ha sprecato l’occasione che Guardiola gli ha offerto, e questo Pep deve tenerlo in conto.

domenica 19 ottobre 2008

Eto'o ci salva.


Quindici giorni senza Barça, quindici giorni carichi di aspettative, quindici giorni per vedermi una partita noiosa…. Sono stata tutto il primo tempo a pensare quanto siamo Messi dipendenti, come si può dipendere così tanto da un solo giocatore? È un dato di fatto, quando l’argentino non gioca il Barça è grigio, opaco e combina sempre poco, è un’altra squadra.
Anche stasera sembrava che la pulga ci dovesse levare le castagne dal fuoco, invece, sorpresa delle sorprese Guardiola non gioca il jolly e non mette in campo Messi neanche dopo il deludente primo tempo.
Stavolta riusciamo a schiodarci da un tristissimo pareggio anche senza di lui, ma che fatica e che povertà di gioco e di idee, tra le poche cose che salvo della partità c'è il gol di Eto’o, Iniesta che fa il fenomeno e Valdes che si è ricordato di essere un portiere e ha fatto due bellissime parate e per la prima volta chiudiamo una partita senza subire un gol.
Per il resto la partita non ha granchè da ricordare, l’Athletic ha giocato alla pari fino a che non ha subito il gol e poi è crollato psicologicamente e non ha combinato più niente, il Barça ha faticato a costruire il gioco, i giocatori erano talmente sicuri di segnare un gol che si sono impegnati pochissimo per cercarlo. Però alla fine Eto’o ha trovato lo specchio della porta segnando il gol più difficile e sbagliando quello più facile.

Brutta serata non solo sul piano del gioco ma anche per gli infortuni di Keita e Marquez, però alla fine abbiamo vinto e io mi accontento dei tre punti e smetto di lagnarmi e lascio alla prossima volta le mie lamentale sui continui cambi di formazione di Guardiola che cominciano proprio a stufarmi.

domenica 5 ottobre 2008

Un sogno


Devo ancora riprendermi da ieri sera. Sono emozionata, è stata una serata spettacolare. Era da tempo che non vedevo una partita del genere. Tre gol nei primi otto minuti, di testa Márquez, di rigore Eto’o, di furbizia Messi su punizione.
Otto minuti per piegare l’Atletico e non farlo entrare in partita. E poi ancora Eto’o al 18’, Gudjohnsen al 28’, due pali di Iniesta e Messi.
È la serata dell’argentino e lui non delude le aspettative, è scatenato, nessuno riesce a fermarlo, mette in mostra tutte le sue doti, fa delle giocate sublimi, come il contropiede in cui si beve i difensori dell’Atletico, supera Coupet e per poco non la butta in rete, sarebbe stato troppo perfetto.

Perfetto è stato invece il Barça del primo tempo, ha giocato a una velocità stratosferica, da far girare la testa a quei poveretti dell’Atletico (chi l’ha visto il Kun??), con un pressing asfissiante, intensità, ritmi serrati, ottime combinazioni, tutti che si intendevano a meraviglia.
Una bellissima lezione di calcio.

Messi è stato di un altro pianeta ma anche i suoi compagni non sono stati da meno, dal mio idolo Iniesta a... Abidal, non so se l’euforia della serata mi ha sballato completamente per cui sono buona con tutti però devo ammettere che il francese non mi ha fatto schifo come al solito.
Complimenti a tutti per la magnifica serata, ma soprattutto grazie Pep per averci riportato il Barça che ti fa innamorare e che ti fa essere orgoglioso di essere culé!!

Quando mi chiedono come mai tifo Barça basta pensare a partite come quella di ieri sera per trovare una risposta.

giovedì 2 ottobre 2008

Che brutto Barça.


Ho iniziato le mie vacanze andando per ben due volte al Camp Nou e le ho finite arrivando giusto in tempo per vedermi la partita di Champions. In mezzo c’è stato Barça, Barça e ancora Barça, mi sono seguita una quantità allucinante di pre e post partita, dibattiti e discussioni sul mondo blaugrana.
Non sono ancora riuscita a capire se questo Barça mi piace o no.

In certi momenti decisamente si, mi piace e mi diverte. Ho apprezzato le giocate brillanti, l’intensità con cui scendono in campo, il loro stare in partita fino al fischio finale, il pressing, la qualità della manovra, il loro stare costantemente nella metacampo avversaria, i pochi tocchi per raggiungere la porta, la facilità apparente, con cui si scambiano di posizione, i centrocampisti che si fanno vedere in zona d’attacco.

In altri momenti ho visto un Barça brutto e grigio, prevedibile nella manovra e senza nessuna fantasia se non passarla a Messi e sperare in una giocata delle sue, con nessuna voglia di impegnarsi e giocarsela fino in fondo, appagato del risultato, che si fa rimontare con una facilità imbarazzante, che incassa sempre un gol, con una difesa scandalosa, incapace di gestire qualsiasi pallone.

Il Barça di ieri è stato veramente brutto e inguardabile, Guardiola ha puntato su un 3-5-2 iniziale che non ci ha portato da nessuna parte, nessuno andava a cercare il pallone, la manovra era lenta e prevedibile, son tornati i passaggi orizzontali, la difesa è rimasta pessima ma questa volta anche l’attacco è stato penoso, Henry e Eto’o non hanno combinato assolutamente niente. Subiamo un gol, possiamo subirne anche un altro e solo in quel momento Pep decide di far entrare Messi e sperare che un solo giocatore ci risolva tutti i problemi. In realtà i nostri problemi li risolve il portiere dello Shakhtar grazie a una papera clamorosa.
Non c’è nient’altro da dire, il Barça ha vinto grazie a un bel colpo di fortuna.