giovedì 28 febbraio 2008

Piccolo grande Xavi.

Non sono bastate le incursioni di Messi, le giocatine eleganti di Henry, la rabbia di Eto’o e i tiri di potenza di Touré. Tutte occasioni perdute.

E’ il solito Xavi che riesce ad agguantare il pareggio in extremis, con un tiro da fuori. Come con l’Osasuna ha salvato il Barça e Rijkaard. Ma quanto ha esultato Frank per il gol!

Se con l’Osasuna si poteva parlare di caso e colpo di fortuna, adesso le coincidenze cominciano ad essere un po’ troppe. Bisogna riconoscere a Xavi i suoi meriti.

Era preoccupato Frank in panchina, non gli andava giù di perdere dopo che la sua squadra aveva attaccato tutto il tempo e aveva avuto una sacco di occasioni. Con una squadra che è stata scandalosamente tutto il tempo nella propria area e nell’unica occasione che ha avuto ha segnato. In barba alle statistiche!

Sono stufa di giocare con squadre schierate tutte in difesa, sono stufa che i portieri avversari si trasformano in fenomeni quando giocano contro di noi. Mi preoccupa la spaventosa mancanza di gol (certamente non di occasioni). Mi è mancato Iniesta.

Però mantengo l’ottimismo, possiamo giocarcela al Mestalla. Dopotutto mancano ancora 90 minuti più recupero.

domenica 24 febbraio 2008

Finalmente la goleata.

Contenta per la tripletta di Eto’o. Contenta per le giocate di Messi, il gol di Xavi e l’assist di Bojan.

Ci sono state belle giocate, e finalmente tutto l’attacco si è svegliato.

Clamorosa l’opportunità che si è mangiato Ronaldinho. Non ha brillato il brasiliano, però complessivamente mi è piaciuto. In una serata del genere gli sarebbe stato utilissimo segnare. Peccato.

La difesa questa sera non era per niente concentrata. Infatti il Levante ha avuto pochissime occasioni ma le ha sfruttate tutte e ha messo paura al Barça. Ecco quello che non mi è piaciuto è stata la mentalità con cui la squadra è scesa in campo. Con troppa sicurezza e con un atteggiamento ‘tanto vinciamo noi’.

Il pareggio del Levante per un rigore giustamente concesso per una cavolata di Zambrotta, ci ha fatto tornare con i piedi per terra. Per fortuna abbiamo reagito subito e Messi ha segnato un gol bellissimo.

Nel secondo tempo un Barça tranquillo ha finalmente portato a caso un risultato tondo, tondissimo.

Tutti gli attaccanti hanno avuto la possibilità di segnare ma l’unico che ha sfruttato bene le sue occasioni è stato Eto’o. Speriamo che continui così.

Per l’ennesima volta mi sono incavolata con il commentatore di Sky. A inizio partita ha continuato a confondere il Levante con il Getafe. Poi quando Eto’o e Ronaldinho si sono scambiati di posizione lui ha continuato a chiamare Ronaldinho quello sulla fascia (che era Eto’o) e viceversa. Ma cavolo!

La foto è tratta da: www.sport.es

mercoledì 20 febbraio 2008

E' l'atteggiamento giusto.

Al primo gol del Celtic ho vacillato, al loro secondo ho cercato di autoconvicermi che in realtà la palla non era entrata in porta. Ma quanto ho esultato per i gol del Barça!

Troppe emozioni concentrate in una sola partita. Sembra incredibile ma il Celtic ha fatto due azioni, due tiri in porta e due gol. Il Barça ha il solito clamoroso possesso palla, ha fatto una notevolissima serie di passaggi, ha creato un bel po’ di occasioni, ha dominato la partita ed è riuscito ad andare sotto per ben due volte. Incredibile.

Per fortuna stasera abbiamo potuto contare sui guizzi di Messi. E su Henry, scomparso per buona parte della partita, ma che nonostante tutto è riuscito ha segnare un gran bel gol.

Cose strane sono successe stasera. Il Barça gioca una partita aggressiva, con uno spirito lottatore che da tempo è scomparso, recupera due gol e riesce ad andare in vantaggio. Riappare Ronaldinho in forma, gioca una buona partita con un atteggiamento bello tosto che mi è piaciuto parecchio. Però la difesa del Barça, che io in questa stagione adoro, mi combina un paio di cavolate e Valdes stecca.

Per fortuna c’è il solito anticipatore Milito.

Ah, non devo dimenticare Iniesta, che stasera non era in formissima però è comparso in tutte le parti del campi, destra, sinistra, all’attacco, in difesa. È un grande. Grande Barça.

domenica 17 febbraio 2008

CI SIAMO, CI SIAMO!!!


Finalmente è arrivata una vittoria importantissima in trasferta. Sofferta, però abbiamo vinto. Proprio nello stesso giorno in cui il Madrid ha perso. E’ uno di quelle serate in cui si va a dormire con un sorrisone stampato sulla faccia.

Oltretutto oggi il Barça non mi ha entusiasmato, soprattutto nel secondo tempo. Grandissima delusione la partita di Messi e in generale dell’attacco. Insomma nel primo tempo l’unico che si è sbattuto è stato Giovani. Henry si, ha fatto il gol, ma per il resto è stato inesistente. E Messi cavolo non gli è riuscito neanche un dribbling. Come al solito merito alla difesa che è stata (quasi) impeccabile.

Se era la sfida dei fratelli Milito l’ha vinta alla grande Gabi, non c’è storia. Non ha sbagliato niente (o quasi), mentre il fratello, per fortuna si è mangiato un casino di occasioni.

E Ronaldinho, non so se è la terapia Rijkaard, comunque l’ho visto entrare molto moltivato e non che ha fatto cose mirabolanti, però grazie. Grazie per aver avuto il sangue freddo per calciare il rigore. Sinceramente grazie.


Foto tratta da elmundodeportivo.es

venerdì 15 febbraio 2008

Come allenatore sarei un disastro

Non amo chi prima di una partita si mette nei panni di Rijkaard e sceglie gli undici che devono giocare. Lo trovo fastidioso perché penso che se tutti i giorni ci fossero un sacco di persone che continuamente mi danno consigli su come devo fare o non devo fare il mio lavoro, darei fuori
di testa già alla prima settimana.
Voglio dire è il suo lavoro, no? Saprà lui chi deve scendere in campo e chi è nelle migliori condizioni per giocare. Cavolo, li allena tutti i santi giorni, qualcosa in più di noialtri dovrebbe sapere. Giusto settimana scorsa dopo la partita con il Sevilla son piovute le solite critiche, e pensare che ha messo in campo tutti i giocatori che aveva a disposizione: in panchina sono rimasti il secondo portiere e alcuni giovincelli della ‘cantera’. E io mi chiedo, chi doveva far giocare?


Come allenatore io sarei un disastro perché è più forte di me, farei giocare chi mi sta simpatico e metterei in panchina chi proprio non riesco a sopportare. Mi rendo conto che non è un buon criterio per iniziare una folgorante carriera da allenatore.
Ad esempio, non riesco a reggere Henry per me potrebbe starsene tranquillamente seduto in panchina e giocare solo in qualche partitella.

A livello di tattica sono praticamente rimasta agli schemi delle partitelle all’oratorio, quando tutti volevano giocare in attacco e se eri proprio negato ti obbligavano a stare in difesa. Ultimissimo in classifica era il ruolo del portiere. Solitamente si faceva a turno il portiere: la regola era chi tirava la palla fuori automaticamente gli toccava andare in porta, insomma era una sorta di punizione.

Per cui io ho sempre straconsiderato gli attaccanti, e quasi disinteressata del resto della squadra. Invece quest’anno devo dire che sto rivalutando alla grande la difesa del Barça, e devo dire grazie al solito Frank che è riuscito a organizzare una superdifesa proprio nell’anno in cui il Barça doveva spaccare con un attacco da favola.
Adoro soprattutto la coppia Márquez-Milito, li trovo fantastici, attenti, anticipatori e quasi sempre puliti in tutti gli interventi.


Frank per favore continua pure il tuo lavoro e stai tranquillo che io sicuramente non prenderò il tuo posto.

La foto è di www.gazzetta.it

giovedì 14 febbraio 2008

Finalmente ci sono anch'io

Oggi mi sento ispirata, ho voglia di scrivere e di scrivere soprattutto del mio adorato Barça. Ebbene si sono una culé. Una delle prime partite che ho visto del Barça è stato il famoso 5-0 rifilato al Madrid, e in quel momento ho capito che il mio destino era segnato. Mi sono innamorata di Romario e di conseguenza dei colori blaugrana e ovviamente non sopporto ‘los blancos’.

Con il Barça di Rijkaard mi è tornata la passione iniziale che ho avuto per questa squadra.

E’ una cosa difficile da spiegare ma mi è entrata sotto pelle: seguo ogni partita come se fossa una finale di Champions e ovviamente organizzo il mio fine settimana in base a quando gioca il Barça.

In questi giorni mi sono proprio stufata di tutte le cavolate che sparano i giornali sportivi di Barcelona. Oggi sulla graticola c’è di nuovo Rijkaard, criticato per la sua incapacità di gestire lo spogliatoio e capro espiatorio di tutti i mali attuali del Barça. Io non la penso proprio così, per me Frank è intoccabile. Adoro il suo ottimismo soprattutto perché anch’io sono ottimista. Credo nella rimonta. Mi piacerebbe che l’ambiente culé fosse più positivo e più fiducioso. Soprattutto nei momenti difficili.

E per concludere il mio primo post riporto una frase di Rijkaard che mi piace tantissimo.

“Cuando miras las cosas desde el lado positivo, la vida pinta mejor”.