giovedì 11 settembre 2008

Finalmente parto anch’io!!


Dopo un’estate maledettamente lunga è arrivato il mio turno di staccare la spina.
Domani parto alla volta di Barcelona e sabato sarò al Camp Nou a vedermi la prima partita in casa dei beniamini.
Dopo non so dove andrò, mi piacerebbe visitare Valencia o magari andare ancora più a sud, fino in Andalucia, ma non so se avrò il coraggio di separarmi dalla mia amata città.
Credo che finirò, come al solito, in qualche posticino sulla costa catalana a rilassarmi respirando l’aria del Barça e leggendo tonnellate di articoli in salsa blaugrana.
Ci sentiamo tra un po’, magari vinco la mia pigrizia vacanziera e un post sulla partita con il Racing lo scrivo.

A presto.

giovedì 4 settembre 2008

Bisogna adattarsi.


“En el Barça no se verá al Alves del Sevilla, ya que aquí me piden otras cosas, y los nuevos jugadores nos tenemos que adaptar al equipo”.

Ho appena sentito le dichiarazione di Alves, le trovo sconcertanti e un po' mi preoccupano.
Ho una sempre più dubbi su come è stata condotta questa campagna acquisti.
Perché comprare un giocatore fenomenale sulla fascia destra con scarse capacità difensive ma bravo in attacco, per farlo giocare in un’altra maniera?
Che senso ha comprare un terzino atipico per farlo giocare come un normalissimo terzino? A questo punto non era meglio comprare un altro giocatore con caratteristiche più adattabili al modulo del Barça?
Perché sono i giocatori che si devono adattare al nostro benedetto sistema e non si può fare l’incontrario, cioè adattare il sistema alle caratteristiche del giocatore?

Se facciamo giocare gli stessi giocatori della passata stagione, se teniamo immutato il 4-3-3 e chiediamo ai giocatori di adattarsi al nostro sistema a rischio di perdere le loro qualità, dove andremo a finire?

domenica 31 agosto 2008

Perché abbiamo cambiato l’allenatore...


..per giocare nello stesso modo?
Ho mille dubbi e domande che mi rimbalzano in testa, primo tra tutti, c’era Rijkaard in panchina? Ma cosa è successo stasera?

Maggio 2008, finisce il ciclo di Rijkaard nel Barça, vanno via alcuni giocatori fondamentali degli ultimi successi blaugrana, tra cui Ronaldinho e Deco, durante l’estate si comprano parecchi giocatori nuovi, cambio di allenatore e...eccoci al 31 agosto 2008, prima giornata della Liga, esordisce un Barça rinnovato ma è identico a quello della passata stagione!!!
Non cambia il collaudato modulo 4-3-3, nessuna novità anche nel possesso palla, nella serie di passaggi infiniti per arrivare alla porta avversaria, incapacità di utilizzare le fasce per arrivare in porta e sfruttare così sempre le vie centrali, lentezza nei cambi, stessa incapacità di ribaltare un risultato sfavorevole, ma soprattutto, non cambiano i giocatori messi in campo, è assurdo tolto Alves i restanti 10 erano i titolari fissi della passata stagione, non riesco a capire. Oltretutto Alves è regredito in maniera paurosa, da mostro che era nel Sevilla si è trasformato in un anonimo terzino di fascia.

Cosa non ha funzionato? Mille cose, ho un elenco lunghissimo di tutte le cose che non andavano a partire dalla A di Abidal per finire con la X di Xavi, passando comunque da tutti gli undici presenti in campo e da Guardiola. Non credo di poter salvare nessuno da questa triste sconfitta, non accetto come giustificazione la sfortuna per aver preso una traversa e un clamoroso palo. Non sono delle attenuanti.

Stasera non ha funzionato niente e io sono incavolata nera, ma ridatemi Rijkaard e togliete la fascia di capitano al buono e caro Puyol. Così non ci siamo.

Guardiola era partito con mille buoni propositi, faccio questo, faccio quell’altro, giocheranno solo i giocatori che se lo meritano…. ma perché ha debuttato con una formazione identica a quella della passata stagione. Perché?
L’anno scorso abbiamo buttato via una stagione perché tra i vari motivi il centrocampo composto da Xavi-Iniesta-Touré faceva acqua da tutte le parti, ma non c’erano alternative, abbiamo comprato Keita, Hleb ma cavolo facciamoli giocare non possiamo ripartire con un centrocampo identico. Non ha senso, come non ha senso insistere su Abidal e Henry, hanno giocato fuori la loro posizione e non si sono adattati per un anno intero, perché avrebbe dovuto cambiare proprio adesso? Perché far entrare Hleb al posto di Touré e tenersi così un centrocampo formato da Xavi-Iniesta-Hleb! Io ho avuto paura fino a che non è entrato Keita.

Perché siamo stati così prevedibili già alla prima giornata? Perché devo già soffrire, incavolarmi e disinteressarmi a che cosa farà il Madrid già ad agosto?

Cavolo, Pep, che brutto debutto!

giovedì 28 agosto 2008

Tutto liscio.


Quando ho visto quali erano le squadre del gruppo 2 che il Barça rischiava di beccarsi, tipo Juve, Roma e Bayern ho pensato che ci sarebbe servita un po’ di fortuna, e così è stato. Il Barça è finito in un girone abbordabile con Sporting Lisbona, Basilea e Shakhtar. Le prime due sono le squadre che avevo sperato di trovare!
Adesso non ci sono scuse che tengono, il primo turno lo dobbiamo superare senza nessuna esitazione. Che ci serva come trampolino di lancio per arrivare belli in forma e carichi per il secondo turno.
Non voglio vedere paurosi rilassamenti mentali perchè non è una scusa accettabile, solo un evento catastrofico di dimensioni colossali potrebbe non farci passare il turno.
Si inizia il 16 settembre in casa contro lo Sporting Lisbona, bene, non vedo l'ora che arrivi questa data, mi piace l'aria di Champions!

Negli altri gironi c’è un interessante sfida tra le mie due squadre più odiate, cioè Madrid e Juve, per cui confido nello Zenit, volendo anche nel Borisov ma non mi da molta fiducia.

GRUPO A: Chelsea, Roma, Girondins, Cluj.

GRUPO B: Inter, W. Bremen, Panathinaikos, Anorthosis

GRUPO C: F.C.Barcelona, S.Lisboa, F.Basel, Shakhtar Donetsk

GRUPO D: Liverpool, PSV, O.Marsella, AT.Madrid

GRUPO E: Manchester United, Villareal, Celtic, Aalborg.

GRUPO F: O.Lyon, B. Munich, Steaua, Fiorentina

GRUPO G: Arsenal, Oporto, Fenerbahçe, D.Kiev

GRUPO H: R.Madrid, Juventus, Zenit, Bate Borisov

mercoledì 27 agosto 2008

Una sconfitta soporifera.


Ho provato a vedermi la partita in streaming ma non ho resistito. A fatica sono riuscita a vedere quasi tutto il primo tempo poi ho gettato la spugna, stufa di vedermi i giocatori trasformati in mille pixel e annoiata da una partita soporifera.
Ho visto un Barça lento, prevedibile e senza spunti. Mi è piaciuta la coppia Keita-Touré a centrocampo, ma non Xavi ne tantomeno Iniesta. Ma che ci faceva Andrés sulla fascia destra? Forse era l’unica posizione che l’anno scorso non aveva ancora provato? (A proposito di Iniesta, vi invito a leggere questo interessante post che spiega quali potrebbero essere le conseguenze fisiche di questi continui cambi di ruolo).

Non ho retto, mi sono tornate in mente alcune vecchie partite in cui mi autoconvincevo che il Barça sarebbe risorto e così rimanevo incollata davanti allo schermo fino alla fine ma puntualmente non succedeva mai niente e il Barça sprofondava sempre di più negli abissi.
Non volendo ripetere le prodezze dell’anno scorso ho spento, mi sono messa a leggere un buon libro e sono andata a dormire senza neanche conoscere il risultato, tanto mi aveva entusiasmato questo incontro!!
Stamattina scopro che abbiamo perso, ho letto commenti umanimi su quanto era brutta e noiosa la partita e sono veramente felice, per la prima volta da tanto tempo, di non aver visto una partita del Barça.

Non voglio fare una tragedia perché abbiamo perso, per quello che ho visto abbiamo giocato male, i giocatori non si sono impegnati perché tanto avevano già dato all’andata. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, è da due anni che succede.
Basta solo che non succeda domenica e per tutto il resto della stagione!

martedì 26 agosto 2008

Trova le 15 piccole differenze


Quando ho letto l’articolo di Sport sulle differenze tra Rijkaard e Guardiola non so perché mi è venuto in mente il giochino della Settimana enigmistica del trova le 7 piccole differenze. Il giochino è simpatico invece l’articolo è solo ridicolo. Ho provato a leggerlo attentamente ma le 15 differenze riportate dal titolo non le ho notate.

Una delle differenze è che da adesso in avanti la colazione si fa tutti assieme, un'altra è che il pranzo si fa tutti assieme, la terza sarà la cena? No per fortuna possono andare a cenare dove vogliono ma devo tornare entro mezzanotte… (per inciso, a me tutte queste imposizioni non mi piacciono per niente, se serviranno a raggiungere un risultato vedrò di chiudere un occhio, ma nel mio piccolo continuerò a difendere il metodo Rijkaard).

Andando avanti a leggere mi sono chiesta come è possibile prendere seriamente un articolo del genere. Trovo ridicola che una delle differenze evidenziate sia il cambio dell’albergo prima delle partite nel Camp Nou, in che modo può influenzare l’andamento della partita il cambio dell’albergo? Ha uno stimolo in più un giocatore ad andare in ritiro in un nuovo albergo? A quanto pare per il giornalista di Sport è una caratteristica evidente.

Sarà che non sono bravissima in spagnolo ma che differenza c’è tra le norme dell’uno e dell’altro sull’uso del cellulare? Riporto: “G: Permisividad en el uso de móviles dentro del vestuario y en concentraciones. R: No había control en el uso de móviles”. Uno è permissivo e l’altro non controllava, va bene, ma il risultato non rimane uguale? Qualcuno me lo spiegare?

Il fatto che uno è olandese e l’altro catalano non è un’ulteriore differenza?

Se proprio bisogna fare paragoni non sarebbe meglio farli a fine anno invece di farli dopo una classica pretemporada?

domenica 17 agosto 2008

un Gamper (quasi) da dimenticare.


Che partito noioso, brutto e senza emozioni se non negli ultimi minuti. È stato difficile non addormentarsi nel primo tempo e per buona parte del secondo. Il Barça è ritornato a essere il Barça dell' ultimo periodo che tutti noi non vogliamo più vedere. In balia degli avversari, senza voglia di giocare, senza idee, senza pressing, senza giocate collettive.
Guardiola ha sperimentato un undici totalmente diverso da quello di mercoledì, ma non gli è andata bene, i tanti giocatori della cantera non hanno brillato, Henry tornato a giocare sulla fascia si è visto poco, Bojan ha dimostrato che non ha né il fisico né l’esperienza per giocare da punta centrale. Hleb, che delusione, ha giocato una partita orrenda senza combinare nulla. Touré solo in mezzo al campo ha dato tanto ma non ha potuto fare miracoli.

Quando ormai rischiavo di addormentarmi Pep ha deciso di movimentare la partita mettendo dentro Puyol, Xavi, Iniesta e Eto’o e trasformando il solito schema in un 3-4-3. Il cambio ci è costato un gol per un erroraccio della difesa, ma proprio quando sembrava che la partita si sarebbe persa è successa una cosa bellissima che era da tantissimo tempo che non vedevo: il Barça si è messo a lottare, ci ha creduto fino alla fine, per raggiungere il pareggio. Tutto merito dei nuovi entrati.
Iniesta è quello che più si è impegnato, provandoci in tutti i modi ma, purtroppo sbagliando un paio di chiare occasioni da gol che lui stesso si era procurato, mi spiace tantissimo che questo giocatore non sia capace di trovare la porta.
Bravo Xavi che in pochi minuti ha rimesso ordine, ha verticalizzato il gioco, ha dato due belle assistenze e ha imbeccato Puyol per il gol del pareggio.
E Eto’o,è tornato a lottare, si è impegnato fino all’ultimo e ci ha regalato il gol della vittoria.

Della partita voglio dimenticarmi di tutto il primo tempo e di metà del secondo, della freddezza con cui ha reagito Pep ai gol del Barça ma voglio salvare l’impegno, la voglia e la forza della squadra nei minuti finali.
Se questo è il primo cambiamento dell’era Guardiola lo accolgo molto volentieri sperando che questa intensità e questo spirito rimangano anche nelle partite che contano.