mercoledì 10 giugno 2009

Le partite da ricordare.

Non sono riuscita ad aggiornare il blog quando il Barça ha vinto tutto quello che ha vinto, così ho pensato di fare un breve ripasso dei momenti salienti della traiettoria blaugrana.
Tante sono state le serate ricche di emozioni a ritmi serratissimi che non ti permettevano mai di distrarti, tante sono state le partite spettacolari, le giocate clamorose i gol da manuale del calcio, ma in particolare io mi ricordo:

MADRID 2 – BARÇA 6: la partita con la P maiuscola, quella perfetta, quella che ti ricorderai per tutta la vita, quella che entra di diritto nella storia del club, quella che umilia l'avversario e gli fa perdere tutte le speranze di riacciuffare la Liga, quella in cui segna capitan Puyol il suo primo gol della stagione e il sesto gol lo segna un altro difensore, il massimo dell'umiliazione.

SPORTING 1 – BARÇA 6: è stata la prima vittoria e la prima goleada,il primo segnale di quella che sarebbe diventata una squadra formidabile. Personalmente la ricordo perchè l'ho vista al bar della penya barcelonista de Tarragona in mezzo ai festeggiamenti per Santa Tecla, per cui più che altro mi ricordo il clima in cui l'ho vissuta e i fiumi di Estrella che scorrevano.

BARÇA 4 – BAYERN 0: arriva al Camp Nou la prima vera sfida di Champions e i blaugrana giocano una partita magnifica, spettacolare, una di quelle partite in cui tutto sembra facilissimo, si son fatti 4 gol, se ne potevano fare molti di più e ci si è fatti vedere in Europa. Un grande spettacolo ai danni del Bayern che non sono mai entrati in partita, anzi erano talmenti persi che alla fin fine mi han fatto pena.

BARÇA 4 – ATH.BILBAO 1: la prima finale, il primo titolo conquistato, una di quelle partite che è iniziata male ma che è finita bene grazie alla carattere della squadra, il più combattivo dei giocatori blaugrana, Yaya Touré sigla il pareggio e fa reagire i propri compagni.

CHELSEA 1 – BARÇA 1: in realtà non segnalo la partita, perchè è stata veramente brutta, qua segnalo il momento, il gol di Iniesta nei minuti di recupero, momento da incorniciare, l'attimo in cui il Barça è passato da essere una squadra bella spettacolare a essere una squadra cinica. E' stato il momento più bello di tutta la stagione. Il golazo di Iniesta, in quel momento ho avuto la certezza che avremmo vinto la Champions.

LA FINALE DI ROMA: anche qui segnalo i momenti più che la partita, non so ancora a distanza di settimane dire qual'è stato il mio gol preferito se quello di Eto'o che ha spezzato il Manchester o quello di Messi che ci ha consegnato il titolo. Ho urlato come una pazza per tutte e due ma il colpo di testa della Pulga mi ha fatto andare fuori di testa.

sabato 30 maggio 2009

L'anno perfetto




Ci sono, in ritardo ma ci sono, ancora in tempo per festeggiare tutto ciò che c'è da festeggiare Copa-Liga y Champions, nell'anno in cui il Barça trionfa in tutte le competizioni e si aggiudica il tanto decantato triplete, anno che sarà ricordato anche per Messi e Iniesta, due giocatori fondamentali per il successo blaugrana, per Eto'o che invece di andarsene ci ha regalato una caterva di gol, per Guardiola che da giovane e esordiente ha dimostrato che qualcosa si può sempre combinare con una grande squadra, insomma nell'anno perfetto, io non ho avuto tempo di scrivere nemmeno una riga!!

Però ho vissuto intensamente tutte le forti emozioni che la mia squadra mi ha regalato, dal 2-6 del clasico fino alla finale di Roma.

Appena avrò un pochino di tempo tornerò a scrivere e a commentare questa stagione trionfante (per cui non preoccuparti Kubala che presto mi farò sentire).

mercoledì 25 febbraio 2009

Un ritorno al passato.



Per quasi tutta la partita il Barça non si è visto, il Lione faceva la partita e la squadra blaugrana arrancava. Non è un gran periodo questo, è la terza partita consecutiva che non vince ma soprattutto è il gioco che non convince.

La difesa ha dei seri problemi, ieri solo Marquez ha giocato veramente bene, anzi è stato uno dei migliori in campo, Piqué è stato impreciso e mi da questa sensazione di assoluta sfiducia, Puyol non può giocare da laterale sinistro, soffre, non spinge sulla fascia e non porta mai il pallone. E Valdes? Secondo errore incredibile in due partite consecutive, c’è qualcosa che non va.
A centrocampo solo Tourè apporta un po’ di serenita, molta buona la sua prestazione, gli altri per carità, Busquets sembrava perso e Xavi non è pervenuto.
La fascia sinistra con lo stop prima di Iniesta e poi di Abidal è completamente sparita, mentre la fascia destra sta subendo un calo vistoso, Alves è meno in forma e Messi pure. Neanche il trio delle meraviglie sta funzionando a dovere, Henry non fa niente ma aspetta che gli arrivi un pallone tra i piedi o sulla testa e così almeno, ci ha salvato la serata. Eto’o si è impegnato un pochino di più ma alla fine mi ricordo solo del palo che ha preso. Messi è da un po’ di tempo che latita, non so, mi sembra svogliato, ha provato ad accendersi in un paio di occasioni ma si è spento quasi subito.

Brutto Barça, il primo tempo è totalmente da dimenticare, un po’ meno scandaloso è stato il secondo ma alla fine il risultato è stata la cosa migliore di tutta la partita.

domenica 22 febbraio 2009

Un derby pieno di errori.


I numeri, le statistiche, i bookmakers erano tutti a favore del Barça. Sembrava un derby senza storia, un derby a senso unico. Chi avrebbe scommesso sull’ultima in classifica che va a sfidare la prima in casa? C’erano 42 punti che separavano le due squadre di Barcelona, 19 vittorie contro 3, i blaugrana non perdevano dal 31 agosto, in più, al Camp Nou non perdevano dal 1982 con l’Espanyol.
In barba a tutti i numeri e le statistiche il Barça ha perso il derby, sono bastati 5 minuti all’ex De La Peña ad affondare la corazzata blaugrana.

Ma soprattutto sono stati i tanti, troppi errori a far cadere gli uomini di Guardiola. A partire dagli errori arbitrali, il rosso su Keita non c’era e tutti quei cartellini gialli che da metà partita in avanti venivano estratti in tutti i momenti erano semplicemente esagerati.
Errori difensivi, la difesa blaugrana ieri sera non c’era con la testa, soprattutto Valdes che ha regalato il secondo gol all’Espanyol sbagliando come un principiante il rinvio dal fondo: è stato un assist perfetto per De La Peña.
Errori banali, come i tanti passaggi sbagliati da Alves e da Xavi, ma soprattutto le occasioni che ha sbagliato Henry davanti alla porta a inizio gara.
Infine errori tattici, Guardiola non ha saputo raddrizzare in corsa una partita iniziata storta da subito, con l’infortunio di Abidal e l’espulsione di Keita. Va bene togliere una punta per sistemare il centrocampo ma togliere un’altra punta per mettere Gudjohnsen è da suicidio, lasciare da solo Messi in avanti a cosa può servire? A certo c’era Busquets che sostituiva Eto’o, ma a che pro?
Quando ho visto entrare l’islandese in campo ho perso ogni speranza di rimonta, che si era accesa solo qualche minuto prima con il gol di Tourè, forse il migliore in campo e sicuramente l’unico che incitava i compagni a mettercela tutta per rimontare.

Passo falso del Barça e passo falso di Guardiola, ormai è andata, abbiamo vinto con quasi tutte ma abbiamo perso con le ultime in classifica, c’è qualcosa da sistemare il più in fretta possibile, perché martedì iniziano le sfide di Champions.

lunedì 16 febbraio 2009

Saviano e Messi.


Saviano è cresciuto nel mito di Diego Armando Maradona, ha ancora negli occhi le prodezze del campione argentino e per questo motivo si è innamorato di Messi, ha voluto incontrarlo e dal loro incontro è nata questa breve storia sulla vita del giocatore blaugrana. Consiglio vivamente la lettura dell’articolo di Saviano.
A me è stato suggerito di parlarne nel blog, detto fatto, la storia della pulce, così come viene raccontata è molto affascinante e merita sicuramente una lettura.
Grazie Federico per la segnalazione.

venerdì 13 febbraio 2009

Una nuova penya.

“Un club speciale, il Barcellona” inizia così un articolo sul Barça apparso oggi sulla gazza, con un inizio del genere non potevo non postarlo. A proposito, parla della Penya blaugrana de gais i lesbianes.

lunedì 9 febbraio 2009

Una vittoria in più, una partita in meno.


Che grande è Iniesta, che fenomeno è Alves. In una serata in cui Messi gioca come un giocatore qualsiasi e Xavi non brilla, sbuca fuori il buon Andrés che prende il pallone perso dalla prima azione in avanti dello Sporting, si fa una corsa di 70 metri con palla al piede, butta un occhio per vedere chi dei suoi compagni è posizionato meglio e sceglie Henry che crossa in area e Eto’o la butta dentro. Un contropiede da manuale, da prendere come esempio.

Eto’o ha poi proseguito segnando il secondo gol e Alves ha chiuso i giochi tirando una bomba dentro la rete.
E così continua il Barça, gioca, vince, segna a raffica, incassa pochi gol e mantiene il vantaggio di +12 sull’eterna rivale. Convince anche quando i difensori centrali non sono i titolari e nel centrocampo ci sono solo canterani senza neanche la protezione di Touré.