mercoledì 25 giugno 2008

Rivoglio le righe!!


Sarò che sono tradizionalista, o forse mi è difficile adattarmi da subito ai cambiamenti, ma la nuova maglia del Barça non mi piace. Sono affezionata alla maglia con tanti bei rigoni blaugrana, più righe ci sono e più mi piace, ma questa, miseria, sembra una maglia di un fantino di Siena con i colori della contrada, perché mi hanno tolto le righe? Prima mi tolgono Rijkaard poi i rigoni…cosa dovrò ancora sopportare?
E’ passato più di un mese d
al licenziamento di Frankie e non mi sono ancora abituata all’idea di non vederlo più sulla mia panchina preferita, intanto sto cercando di assimilare la probabile partenza dei tre dei principali artefici degli ultimi successi del Barça e ora, di punto in bianco devo abituarmi alla maglia bicolore, metà rossa e metà blu.

Ma le novità non finiscono qui, il tocco di genialità secondo me l’hanno usato per scrivere l’inno del Barça all’interno della maglia, l’idea potrebbe anche essere interessante ma non vedo a che cosa possa servire. E ho criticato solo la prima maglia. La seconda è….non so come definirla:cromaticamente improbabile?? E' di un giallo sparatissimo, con due misere righette blaugrana, in barba a tutte le regole di accostamento di colori. Leggo su Sport che, negli ultimi anni, il Barça ha provato tutta la scala cromatica alla ricerca dell’impatto visivo e di eleganza. Beh, l’impatto visivo con una maglia del genere è assicurato per il resto ho miei dubbi.

Una cosa positiva comunque c'è nella seconda maglietta, è gialla, il giallo è il colore che tanta fortuna aveva portato al Barça nella conquista della sua ultima Champions. Questo si che mi va a genio. Speriamo sia di buon auspicio.


lunedì 23 giugno 2008

Lo spirito di gruppo.

Penso, ma soprattutto spero che il Barça stia ritornando a fare acquisti sensati, mi piace l’idea di comprare giocatori giovani che devono ancora dimostrare di essere crack. Invece di acquistare un solo giocatore per 90 milioni di euro preferisco comprare 4 o 5 giocatori che servano a costruire una squadra.

A questo proposito ho apprezzato le ultime dichiarazioni di Laporta: in risposta alla telenovela estiva che si sta consumando a Madrid per l’acquisto di Cristiano Ronaldo difende lo stile della campagna acquisti del Barça, quello di voler creare una squadra e uno spirito di gruppo.

Mi è piaciuto anche Guardiola durante la sua presentazione. Senza troppi giri di parole, ha subito messo in chiaro le cose; ha fatto i nomi di tre giocatori che non rientrano nel suo progetto di ricostruzione della squadra: Ronaldinho, Eto’o e Deco e si è preso la responsabilità di tutti gli acquisti che sono stati fatti finora. Bene, era ora di mettere un po’ di chiarezza. In breve, la difesa è a posto, il centrocampo anche, però forse un nome potrebbe ancora arrivare, quello che manca è un numero 9.

Uno dei giocatori che Guardiola ha in mente per sostituire Eto’o è Adebayor. Può essere l’acquisto più azzeccato. È giovane, alto 1.90, forte e potente, quest’anno ha segnato molto, è buono anche di testa, caratteristica che manca clamorosamente al nostro attacco. Incarna alla perfezione il profilo del 9 che vuole Guardiola. Unica nota negativa è il prezzo, le ultime notizie che girano sul web danno per scontato il suo arrivo a Barcelona per una cifra intorno ai 27 milioni, 3 in meno rispetto a quelli richiesti dall’Arsenal. Non è un acquisto economico, fattibile solo se finalmente riusciamo a vendere qualcuno che conta.

martedì 17 giugno 2008

Il nove, Eto’o e altre possibilità.

Fino a pochi giorni fa era sicura che la soluzione migliore per il Barça fosse vendere Eto’o, ma leggere che Soriano è venuto a Torino a trattare l’acquisto di Trezeguet mi ha fatto cambiare radicalmente idea. L’idea di sostituire Eto’o con un francese-juventino di 31 anni mi mette i brividi, mi fa ancora più paura pensare a Henry-Trezeguet come la coppia d’attacco del Barça. È un incubo, voglio svegliarmi al più presto e scoprire che non c’è niente di vero.

L’acquisto non proprio azzeccato di Henry non ci ha insegnato niente? Io una teoria molto personale c’è l’ho: bisogna diffidare dai giocatori che hanno militato nella Juve, ancora di più se sono francesi e hanno già una certa età. A conferma della mia teoria basta pensare agli ultimi giocatori ex-juventini che hanno giocato nel Barça: Zambrotta, Thuram e Henry, tre giocatori non proprio indimenticabili!

Per sopravvivere mi sto autoconvincendo che l’alternativa Trezeguet è una vera bufala e ho provato a pensare perché Eto’o (forse) non è da vendere.

Motivi per cui dovrebbe rimanere: è difficile sostituirlo, le alternative sul mercato sono poche e care (Drogba, Adebayor, Benzema, Villa), è l’attaccante perfetto per il Barça, per i suoi movimenti senza palla e i suoi spunti micidiali, è l’unico che da profondità e pressa, ha carattere e voglia di vincere, sarebbe sbagliato venderlo per una cifra bassa.

Motivi per cui dovrebbe andarsene: le sue innumerevoli dichiarazioni fuori luogo, dopo i due infortuni ha perso smalto, quest’anno non è mai riuscito a essere incisivo nelle partite che contavano, non ha voluto mettere la faccia nell’ultima partita contro il Madrid, non è un elemento facile da gestire, può essere una bomba nello spogliatoio, ha litigato con tutti gli allenatori, se vogliamo guadagnare qualcosa è l’anno giusto per venderlo.

Queste sono le mie considerazioni, con molto incognite, per dare un giudizio più completo mi piacerebbe sapere una cosa: ma Guardiola lo vuole Eto’o?


lunedì 9 giugno 2008

E’giusto spendere 32 milioni per Alves?

La cifra di 32 milioni mi spaventa, mi pare una esagerazione spendere così tanti soldi per un terzino, anche se ottimo.
Cifra che potrebbe aumentare se il Barça finirà la Liga tra le prime quattro (cosa auspicabile), il Sevilla, infatti, riscuoterà 750 mila euro e poi potrebbe incassare un milione di euro in caso di vittoria della Liga, della Champions o della Copa del Rey.

Secondo il giudizio di molti Alves è uno dei migliori esterni del mondo, capace sia di difendere che di attaccare, per cui i 32 milioni per il suo acquisto sono stati spesi bene, addirittura c’è qualcuno che afferma che è stato un affare economico. Io continuo a pensare che la cifra spesa è stata folle, leggo che l’acquisto di Alves è il terzo acquisto più caro della storia del Barça e penso ci serviva un giocatore del genere? Si, indubbiamente, ne avevamo proprio bisogno, il Barça, cedendo Zambrotta e prendendo il brasiliano ha fatto un salto di qualità? Direi di si, il paragone non esiste per quello che il brasiliano ha fatto vedere nel Sevilla: ha ottime qualità, è un lottatore, corre un casino, crossa, caratteristiche che il buon Zambrotta una volta approdato a Barcelona ha perso per strada.

Fin qui tutto sembra perfetto, sembrerebbe il migliore acquisto del Barça, ed è qua che nascono i miei dubbi: l’anno scorso gli acquisti più pubblicizzati sono stati quelli di Henry e Abidal e la loro stagione è stata pessima, su Henry non avevo nessuna aspettativa ma Abidal, cari miei, è stata una delusione pazzesca, ho paura, non vorrei che si ripetesse la stessa storia. Nel Sevilla il brasiliano è stato un giocatore fondamentale, saprà essere così indiscutibile anche nel Barça? avrà gli stessi spazi? È il giocatore che voleva Guardiola? Si accontenterà di essere uno dei tanti pezzi che compongono una squadra? Riuscirà a intendersi con Messi?

venerdì 6 giugno 2008

Sarà così il Barça che verrà?

Ieri Guardiola ha firmato il contratto con il Barça per ben due stagioni, Cáceres è arrivato a Barcelona e ha firmato il suo contratto, oggi sembra che l’acquisto di Alves sia cosa fatta e poco ci manca per concludere anche quello di Hleb. Per adesso siamo riusciti a vendere Zambrotta al Milan e il (povero) Giovanni al Tottenham e basta, ne abbiamo ancora tanti da piazzare e magari fare un po’ di cassa, cosa che sarebbe utile visto che tutti gli acquisti che abbiamo fatto fino ad ora non sono stati per niente economici.

Bene, arrivati a questo punto sono un po’ confusa, ho bisogno di chiarirmi le idee, dove andranno a giocare i nuovi acquisti?

Provo a immaginare il Barça del prossimo anno:

In porta ci sarà Valdes titolare, Pinto e Jorquera come riserve, fin qua tutto chiaro. I dubbi cominciano in difesa perché come difensori centrali c’è l’imbarazzo della scelta: Puyol, Milito, Cáceres, Piqué e volendo c’è anche Márquez. Sulle fasce invece, siamo un pò tirati: da una parte ci sarà Alves (chi sarà la riserva?) e dall’altra spero che Sylvinho sia il titolare e Abidal la riserva, alternative non ci sono.

A centrocampo ci saranno Touré (qua potrebbe risbucare Márquez a forse anche Piqué), Keita, Iniesta, Xavi (come riserva?) e Hleb.
In attacco non abbiamo nessuna alternativa, rimangono solo Messi, Bojan e Henry. Per il momento l’unica altra possibilità è far avanzare Iniesta, tutto qua…un piano un po’ scarsino a livello tattico e pensandoci bene anche deprimente.
Lo vogliamo prendere Adebayor si o si? E qualcuno, oltre ad Alves, che sappia tirare le punizioni? E qualcun altro che sappia segnare anche di testa?

sabato 31 maggio 2008

Non voglio Ibrahimovic.

L’acquisto di Keita mi ha messo di buon umore, quello di Piqué mi ha lasciato indifferente perché l’ho visto giocare solo una volta e non posso giudicare. Ma le voci che girano in questi giorni non mi piacciono per niente. Ibrahimovic al Barça non lo voglio. Preferisco tenermi stretto Eto’o piuttosto che vedere Zlatan con la maglia blaugrana.

Non discuto le sue enormi capacità calcistiche, questo no, però personalmente non lo sopporto, è una questione di pelle, lo trovo arrogante, spocchioso e incagabile. Anche se accantono i miei pregiudizi continuo a pensare che non è l’uomo su cui deve puntare il Barça. Non è la migliore opzione per una squadra che deve ripartire da zero e deve ricostruire un’unità di gruppo.
In questo momento il Barça ha bisogno di giocatori umili, che abbiano voglia di giocare per la squadra e che siano orgogliosi di vestire la maglia blaugrana, Ibrahimovic non soddisfa nessuna di queste richieste, anzi ha tutte le caratteristiche opposte: antepone i suoi interessi a quelli della squadra ed è un mercenario.
Su Tuttosport di ieri c’era l’intervista al suo manager che confermava l’interesse del Barça per Zlatan e alla domanda se il giocatore è interessato al Barça, lui ha risposto beh, parliamo di Barcellona mica di Canicattì…mamma mia se le premesse sono queste non ci vedo niente di buono.
Questo è capace di farsi un anno al Barça e poi di andarsene al Madrid.

Andiamo male se Ibra è il primo della lista per sostituire Eto’o ma andiamo ancor peggio se il secondo nome è Trezeguet. Non voglio pensarci neanche per un secondo.

mercoledì 28 maggio 2008

Il capitano del Barça.

Alcuni giorni fa ho letto su Sport un titolo di una notizia che sembrava interessante: dal prossimo anno i giocatori del Barça sceglieranno tramite elezione i propri capitani. Bene, ho pensato c’è bisogno di un bel ricambio, invece leggendo l’articolo ho capito che non diceva niente di nuovo: il capitano resta Puyol, il terzo è sempre Valdes o Xavi, ora non ricordo e rimane vacante il secondo posto che una volta era di Ronaldinho, i giocatori potranno scegliere chi si aggiudicherà l’ambita posizione di secondo capitano. Non mi sembra una notizia così esaltante e tanto meno degna di menzione.

In realtà, in cuor mio speravo che Puyol avesse abdicato (si può abdicare da capitano?) o si fosse stufato. Intendiamoci Puyol come giocatore è fantastico è stato uno dei pochissimi quest’anno che si è impegnato in tutte le partite, l’unico che ha reso onore alla maglia blaugrana. Pero, secondo me, non ha il carisma per fare il capitano o ha perso l’energia e la voglia per farlo.

Volontà, forza e impegno come giocatore si ne ha, ma come capitano gli manca qualcosa. Lui che rappresenta alla perfezione l’uno di noi, culé fin da piccolo, cresciuto nel Barça, ha il compito di dare il buon esempio agli altri 10, i mercenari che compongono la squadra. Quando le cose sono andate tutte per il verso giusto non c’è stato problema, Puyol rappresentava il perfetto capitano, ma quando sono cominciati i casini dove è finito? Ad esempio quando Edmilson è uscito fuori con la storie delle ‘pecore nere’ dov’era?

L’unico intervento degno di nota è stata una sua sfuriata contro i giornalisti rei di aver spinto Rijkaard a mettere in campo Messi non ancora in forma, e aver causato così un nuovo infortunio. In quella occasione mi era piaciuto tantissimo, avevo pensato finalmente, era ora che si facesse sentire. Peccato che il giorno dopo ha fatto marcia indietro e ha chiesto scusa ai giornalisti, no così non va, bisogna essere coerenti con le proprie idee e avere il coraggio di portarle avanti. Perché ha ritrattatato?

Sono dell’idea che una volta scesi in campo sono i giocatori che se la giocano, l’allenatore che può fare? Può modificare lo schema, può fare qualche cambio, ma se i giocatori non ci sono con la testa è il capitano che dovrebbe aiutarli, infondergli un po’ di forza e coraggio. Quando mai Puyol in campo ha spronato i suoi compagni? Nello spogliatoio non mi è dato sapere che succede (si diceva che era Deco a comandare) ma durante le partite non ho mai visto Puyol trascinare i suoi compagni verso la vittoria. Invece l’ho visto sprofondare insieme a loro, inerme e impotente, senza essere capace di modificare l’andamento di una sola partita. Non dico che sia una cosa facile ma almeno provarci non sarebbe male. Forse si è stufato di distribuire forza e coraggio ai suoi compagni e non essere ricambiato, forse si è trovato solo a combattere una battaglia persa in partenza, forse si è depresso, chi lo sa.

Forse è solo arrivato il momento di cambiare capitano.